mercoledì, 1 Maggio, 2024
Agroalimentare

Dal Crea uno studio sulle tecnologie dell’agricoltura di precisione

In risposta all’esigenza di una fertilizzazione sempre più sostenibile arrivano le attuali tecnologie dell’agricoltura di precisione. Strategiche nella coltivazione e nelle rese del frumento, la concimazione ha ricadute economiche per l’attività agricola, ma anche ambientali, legate alla dispersione di fertilizzanti, soprattutto di quelli in eccesso, con possibile perdita nelle falde acquifere, creando squilibri indesiderati. Proprio per verificare l’effetto della fertilizzazione di precisione a rateo variabile con un approccio sito-specifico, il Crea, con il suo centro di Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari, ha condotto, nell’ambito del progetto Agridigit, lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Sustainability e selezionato come copertina dello Special Issue della rivista.

Il test

Combinando le tecnologie più avanzate disponibili, i ricercatori del Crea hanno messo a confronto sullo stesso campo in due anni successivi due diverse tipologie di distribuzione di fertilizzanti: uniforme il primo anno e sito-specifica il secondo. In questi due anni i dati meteorologici hanno avuto andamenti simili e il campo sperimentale (circa 15 ettari) di grano del Crea , sede di Treviglio (BG), è stato concimato con la stessa dose media (150 kg) per ettaro. È stato utilizzato uno spandiconcime centrifugo abbinato ad un trattore, dotato di un sistema satellitare per la distribuzione dell’urea – concime azotato ampiamente diffuso e facilmente solubile in acqua) – controllata da una centralina, in grado di garantire sia l’uniformità della erogazione in tutto il campo prova, sia la dose richiesta secondo la mappa di prescrizione elaborata a partire dall’analisi coltura. Nel dettaglio, si è trattato di raccogliere informazioni geolocalizzate, riunendole in un’unica mappa (mappa di prescrizione), che ha indicato alla macchina la dose e il luogo della distribuzione.

I risultati

Quando la concimazione è stata eseguita secondo la mappa di prescrizione, ottimizzando la distribuzione dei trattamenti in zone definite, le stesse hanno incrementato significativamente la loro produzione (quasi il 14%), contribuendo quindi all’aumento complessivo della resa del campo. Le altre aree trattate, invece, con una dose ridotta di fertilizzante nel secondo anno hanno registrato una produzione inferiore rispetto all’anno precedente, che però non ha inciso sull’aumento complessivo della resa del campo. Oltre all’incremento della capacità produttiva, la distribuzione rateo-variabile consente, inoltre, di adattare la disponibilità di nutrienti distribuiti al terreno con le necessità delle piante, con un’evidente riduzione del rischio relativo all’impatto dei fertilizzanti in eccesso sulle falde acquifere. Infine, l’agricoltura di precisione supportata da informazioni satellitari, oltre al miglioramento delle pratiche agronomiche, permette anche la registrazione, la conservazione e la tracciabilità delle informazioni.

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