giovedì, 21 Novembre, 2024
Europa

La protesta fa paura, Bruxelles ritira regolamento sui pesticidi

Meloni: “È una vittoria anche italiana”. Marcia degli agricoltori verso Roma… e Sanremo

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di ritorno dal Giappone, ha dichiarato che l’annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi “è una vittoria anche italiana.” “Fin dal suo insediamento – ha detto Meloni – il Governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione”. Ieri mattina, infatti, la Commissaria Ursula von del Leyen, con i trattori che stavano per invadere Bruxelles e che si aggirano minacciosi per tutta Europa, aveva ammesso che “gli agricoltori hanno bisogno di un’argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura, e forse noi non l’abbiamo fatta in modo convincente. Di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi”. Poi ha lanciato l’idea di “un’etichettatura premium, ad esempio in collaborazione con i rivenditori e i trasformatori”. “Il terreno fertile – ha detto von der Leyen – è sempre stato la spina dorsale del sostentamento di un agricoltore. Ma dal 60 al 70 per cento dei suoli in Europa è ora in cattive condizioni. Possiamo invertire queste tendenze. E molti agricoltori lo stanno facendo. Ma dobbiamo fare di più.” “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati – ha aggiunto la Presidente della Commissione europea –. So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”.

Mobilitazione in tutta Europa

In Europa si sono aggiunti anche gli agricoltori spagnoli, che si erano messi in moto in ritardo rispetto agli altri colleghi europei. E da ieri sono in sciopero anche gli agricoltori della Lettonia che avevano chiesto, tra le altre cose, l’introduzione di un divieto immediato di importazione di prodotti alimentari dalla Russia e dalla Bielorussia, il ripristino dell’aliquota Iva al 5% per la frutta di origine lettone e la riduzione della burocrazia nel settore agricolo. A Strasburgo un centinaio di trattori hanno bloccato l’ingresso dell’Eurocamera mentre in aula era in corso il dibattito sulle conclusioni dell’ultimo vertice Ue proprio alla presenza della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. La polizia è intervenuta alzando delle barriere mobili per contenere la protesta.

I cortei in Italia

In Italia ci sono cortei e blocchi in molte regione, ma la data di verifica è quella di giovedì 8 febbraio a Roma dove dovrebbero arrivare i trattori per una “grande manifestazione ad oltranza”. A riferirlo è il movimento Cra (Comitato Agricoltori Traditi) che fa capo all’ex forcone Danilo Calvani, dopo l’incontro che si è tenuto tra una rappresentanza del Cra e gli uffici di competenza della Questura di Via Genova, a Roma. “Si è pianificata la mappatura dei luoghi che accoglieranno i trattori e le iniziative che verranno intraprese di concerto con le Forze dell’Ordine” si legge in un comunicato. Una manifestazione apartitica e autonoma, ribadiscono gli agricoltori di questo movimento che comprende una parte dei produttori che manifestano da giorni. Intanto circa trecento agricoltori e allevatori in presidio nell’hinterland torinese e dalla Lombardia hanno deciso di convergere verso Sanremo dove è partita la 74esima edizione del Festival della canzone italiana. Del resto, nei campi, anche si canta!

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