sabato, 4 Maggio, 2024
Società

Il Papa: “Contrastare la tratta di esseri umani”

“Pace oggi più che mai è a rischio”

Ieri, nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro davanti a 15mila fedeli, il Papa ha rivolto un caloroso saluto ai giovani provenienti da diverse parti del mondo che si sono radunati in Vaticano in occasione della ‘Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani’. Un appuntamento, questo, che sarà onorato l’8 febbraio (in commemorazione di Santa Giuseppina Bakhita, la suora sudanese che da ragazza fu schiava)e che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle gravi conseguenze di questo immondo traffico e a promuovere azioni concrete per combattere un drammatico fenomeno globale. EFrancesco ha proprio sottolineato la necessità di “unire gli sforzi per contrastare la tratta di esseri umani, un flagello che persiste anche ai nostri giorni. Anche oggi tanti fratelli e sorelle vengono ingannati con false promesse e poi sottoposti a sfruttamenti e abusi”, le parole del Pontefice che su questo tema richiede quindi l’attenzione e l’impegno di tutti per porre fine a questa forma moderna di schiavitù.

Fede uguale azione

Altro tema domenicale scelto dal Santo Padre, una riflessione profonda sulla fede e sul cammino spirituale di ciascun credente. “Abbiamo scoperto il volto di Dio come Padre della misericordia oppure crediamo e annunciamo un Dio freddo, un Dio distante?”, l’interrogativo del Vescovo di Roma ai cristiani, invitati a riflettere sulla natura della loro connessione con il divino, sulla comprensione di Dio come fonte di misericordia e amore. E un altro interrogativo cruciale è emerso durante l’Angelus: “Preghiamo solo per sentirci in pace oppure la Parola che ascoltiamo e predichiamo fa uscire anche noi, come Gesù, incontro agli altri, per diffondere la consolazione di Dio?” la domanda del Papa che ha invitato i credenti a esaminare il modo in cui la loro fede si traduce in azione, se essa li spinge ad agire nel mondo per portare conforto e speranza agli altri.

No a visioni ideologiche

Sempre durante l’Angelus il Papa ha posto poi l’accento sul significato profondo della vita, sottolineando il suo valore intrinseco e la capacità di essere un dono per gli altri. Questo richiamo assume particolare rilevanza in occasione della ‘Giornata per la Vita’ onorata ieri, dedicata al tema ‘La forza della vita ci sorprende’. Francesco si è unito ai vescovi italiani nel rivolgere un appello al superamento delle visioni ideologiche, invitando a riscoprire il valore immenso presente in ogni vita umana, “anche quella più segnata da limiti, ha un valore immenso ed è capace di donare qualcosa agli altri”.

Preghiere per la pace

Al termine del consueto appuntamento domenicale, Francesco ha parlato della preghiera come uno strumento potente per chiedere la pace, ma deve essere accompagnata da azioni concrete. La pace non è una responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana, cooperiamo tutti a costruirla, con gesti di compassione e di coraggio”. Ha espresso quindi preoccupazione per le popolazioni coinvolte nei conflitti, dedicando una menzione speciale a coloro che soffrono per la guerra in Ucraina, Palestina e Israele. La sua attenzione ai luoghi specifici di sofferenza sottolinea la complessità delle situazioni internazionali e la necessità di soluzioni pacifiche e sostenibili.

Un pensiero il Papa lo ha dedicato anche ai morti e ai feriti dei devastanti incendi che hanno colpito il centro del Cile: “Preghiamo per loro”.

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