giovedì, 2 Maggio, 2024
Attualità

Il Papa all’Angelus: “Con il diavolo non si negozia”

In piazza la polizia ferma un uomo con un coltello

Il Papa, affiancato da un bambino e una bambina dell’Azione cattolica di Roma, ieri all’Angelus è tornato sulla piaga delle armi e ha messo in guardia sulle “catene” che ci soffocano: dalle dipendenze alle mode, al consumismo e all’edonismo, fino alla paura e all’idolatria del potere. Il Vangelo odierno ci presenta Gesù mentre libera una persona posseduta da uno “spirito maligno”, che la straziava e continuava a farla gridare. “Così fa il diavolo, così fa il demonio”, ha spiegato il Papa, “vuole possedere per incatenarci l’anima,” ma con il diavolo “né si dialoga né si negozia mai.” E un male diabolico sono le guerre. E’ “ormai da tre anni il pianto del dolore e il rumore delle armi hanno preso il posto del sorriso che caratterizza la popolazione del Myanmar”, ha ricordato Francesco, che si è unito alla voce dei vescovi birmani “affinché le armi della distruzione si trasformino in strumenti per crescere in umanità e giustizia.” Il Papa ieri ha anche espresso la sua vicinanza alla chiesa Santa Maria Draperis di Istanbul che durante la messa ha subito un attacco armato che ha causato un morto e diversi feriti.

La gente è stanca delle guerre

Poi Papa Francesco non ha mancato di invocare la pace in Medio Oriente e ovunque si combatte. “Si rispettino le popolazioni! Penso sempre in modo accorato a tutte le vittime, specialmente civili, causate dalla guerra in Ucraina – ha aggiunto il Pontefice -. Per favore, si ascolti il loro grido di pace: il grido della gente, che è stanca della violenza e vuole che si fermi la guerra, che è un disastro per i popoli e disfatta per l’umanità!”. “Ho appreso con sollievo – ha proseguito il Pontefice – della liberazione delle Religiose e delle altre persone rapite con loro ad Haiti la scorsa settimana. Chiedo che siano messi in libertà quanti sono ancora sequestrati e che finisca ogni forma di violenza.”

Spegnere fuoco dell’odio

Poi il Pontefice ha passato il microfono alla bambina a lui vicina e che ha letto un messaggio a favore della Pace e tra l’altro ha detto: “sembra che a nessuno importi di fare la pace. Noi, invece, vogliamo stare dalla parte della pace, provando a spegnere, nel nostro piccolo, il fuoco dell’odio e della violenza.” Papa Francesco poco prima si era rivolto ai giovani dicendo: “mi rivolgo ora a voi, ragazzi e ragazze dell’Azione Cattolica delle parrocchie e delle scuole cattoliche di Roma che siete venuti al termine della ‘Carovana della Pace’ durante la quale avete riflettuto sulla chiamata ad essere custodi del creato, dono di Dio”. “Grazie della vostra presenza – ha aggiunto il Pontefice -. E grazie per il vostro impegno di costruire una società migliore.” Carovana della Pace ha annunciato di sostenere i progetti di Legambiente e l’iniziativa della Caritas di Roma “Io, noi, tutti. La nostra casa è comune.”

Fermato uomo con coltello

Un episodio di cronaca prima dell’Angelus. Un cinquantenne, cittadino italiano, armato di coltello, è stato arrestato dalla polizia mentre cercava di entrare nella Basilica di San Pietro. Quando i militari lo hanno perquisito hanno trovato l’arma, ma l’uomo ha dato in escandescenze e nella colluttazione con un poliziotto, quest’ultimo è rimasto ferito.

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