martedì, 30 Aprile, 2024
Politica

Nordio: separazione carriere non negoziabile. Intercettazioni, norma minima di civiltà

Velocità dei processi, dramma delle carceri, intercettazioni e nuovi reati. Di questo ha parlato il ministro della Giustizia Carlo Nordio nelle comunicazioni alla Camere sull’amministrazione della Giustizia. Per quanto riguarda la lentezza dei processi il Guardasigilli ha ricordato come per ogni ora di un magistrato siano richieste 100 ore di personale amministrativo ausiliario, a fronte di risorse economiche esaurite. Ciononostante, l’organico dei magistrati resta per il Governo una priorità “per far decollare la giustizia penale e civile”. “Abbiamo fatto – ha detto al Senato il ministro – molte assunzioni e rimodulazioni con l’Europa dell’Ufficio per il processo per dare stabilità agli assunti con tempo determinato”, ma “su 5 mila persone assunte, 2 mila se ne sono già andate” in ragione della breve prospettiva occupazionale. “Non è vero che i magistrati non lavorano. Lavorano molto, a volte lavorano troppo”, ha aggiunto Nordio, sottolineando come restino “i 1.500 vuoti in organico”.

Per quanto riguarda l’abuso di ufficio il Guardasigilli nega che esista al mondo un reato spia, un reato che aiuti a trovare un altro reato L’abolizione dell’abuso d’ufficio, invocato in primis dagli amministratori locali, “è un tassello di una riforma più ampia. Rivedremo i reati contro la Pubblica amministrazione – ha detto il ministro – che sono obsoleti”. “Non c’è nessun contrasto con la Convenzione di Merida – ha aggiunto – né con l’Europa se noi aboliamo l’abuso di ufficio”, infatti “quello che ci chiede l’Europa non è di mantenere l’abuso di ufficio, ma di incentivare al massimo la lotta alla corruzione”.

Sul fronte della giustizia carceraria, Nordio si dice dispiaciuto dell’alto numero dei suicidi in carcere, che però nel 2022 si sono ridotti del 15%, a riprova che la strada intrapresa sia corretta. – “Stiamo lavorando a un nuovo codice di procedura penale che ridurrà la popolazione carceraria. Il nostro obiettivo è quello di trovare spazi dove consentire il lavoro e lo sport che sono le uniche due istruzioni verso la rieducazione del condannato”. I suicidi in carcere “sono diffusi in tutto il mondo perché lo shock psicologico legato alla privazione della libertà per molte persone è intollerabile. Questo vuol dire prendere atto che il fenomeno esiste, come esistono le malattie”. L’unica soluzione per il Guardasigilli resta alleviare la tensione carceraria che riguarda i detenuti e la polizia penitenziaria tramite l’ampliamento di spazi fisici e psicologici.

A proposito delle intercettazioni e dei sequestri Nordio ha dichiarato: “Siamo intervenuti al minimo sindacale, sulla tutela del terzo. Mi pare sia una norma minima di civiltà”. “Se come è accaduto fino a ieri, un pm sequestrasse un cellulare, sequestra una vita. Ma voi credete che la mafia parli col telefonino se deve fare un attentato? Ci sono vite intere che vengono rovinate perché un pubblico ministero in nome di questa cultura giurisdizionale e della giustizia, per una banalità enfatica che non ha nessun ingresso nella razionalità giuridica, sequestra il telefonino. E poi attraverso una serie di perversioni che transitano dai cancellieri agli avvocati (i dati sul cellulare) finiscono sui giornali”. Sul disegno di legge n. 806 presentato da Forza Italia in materia di sequestro di dispositivi e sistemi informatici “su cui avevamo chiesto un differimento – ha detto il ministro – preannuncio l’imminente presentazione di un emendamento governativo prima delle votazioni previste per la prossima settimana”. Sulla “Separazione delle carriere dei magistrati” il Guardasigilli non ha dubbi: “Non è negoziabile, la faremo”.

Delusione da parte delle opposizioni. Per il M5S occorre “tornare ad assumere nella giustizia attraverso una massiccia attività di assunzioni”; “astenersi da ogni intervento di allentamento dei presidi anticorruzione”; “rispettare la separazione dei poteri e l’autonomia della magistratura”. Secondo Bonelli (Avs), da Nordio un comizio e le sue riforme un attacco alla magistratura”. Roberto Giachetti (Iv) professa “stima per Nordio” ma aggiunge: “Vengo da una scuola per cui insieme alla stima c’è rigore e severità nel giudizio. Sono del tutto insoddisfatto della relazione”. Sul fronte Pd, per Di Biase “con Nordio carceri ignorate e delirio panpenalista “, per Mirabelli “da Nordio dichiarazioni imbarazzanti” e per Ascani “guerra destra-magistratura danneggia cittadini”.

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