martedì, 30 Aprile, 2024
Società

Antonio Patuelli (Abi) ha ricevuto il ‘Fiorino d’Oro’

“Tassi e mutui stanno calando”. “L’euro deve sostenere il Rinascimento d’Europa”

La città di Firenze ha consegnato il Fiorino d’Oro ad Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi). “Personalità di grande caratura intellettuale”, recita la motivazione, “che a Firenze ha scritto una pagina importante della sua storia, anche in virtù dei profondi studi danteschi, e grazie a un intenso legame di formazione culturale – la laurea in giurisprudenza con Paolo Grossi e l’attività di giornalista – a passioni personali, alla presenza qualificata in diverse istituzioni culturali fra cui l’Accademia dei Georgofili, il Gabinetto Vieusseux, l’Accademia della Crusca. Un riconoscimento alla persona, alla competenza, allo stile, agli alti valori etici con cui ha interpretato le diverse funzioni ricoperte”.

Massima onorificenza

Il Fiorino d’Oro è la massima onorificenza della Città di Firenze, assegnato su proposta del Sindaco, a cittadini che per la “notoria opera nell’ambito della cultura, delle arti, del lavoro in ogni sua espressione, della politica, dell’assistenza, della filantropia, dello sport e delle attività internazionali abbiano dato lustro particolare alla città ed alle istituzioni e reso servizio alla comunità nazionale ed internazionale e siano degni, pertanto di essere additati al pubblico encomio”.

“Fortuna che c’è l’euro”

Patuelli nel suo intervento si è soffermato sulle recenti vicende politico economiche e finanziaria e ha detto tra l’altro che “l’euro è una moneta che deve sostenere un Rinascimento d’Europa. Diciamo la verità: per fortuna che c’è stato l’euro negli anni della pandemia perché avremmo avuto altrimenti delle inflazioni incredibili e dei conflitti duri fra gli stati. E per fortuna che c’è stato l’euro negli anni dell’inflazione perché l’inflazione si è fermata al 5/6 per cento, 7 per cento massimo. Ma noi che abbiamo memoria della seconda metà del ’900, con la vecchia Lira, avevamo un’inflazione tripla, del 20 per cento.”

Monete solidi

Facendo un paragone tra euro e il Fiorino di Firenze, Patuelli ha poi aggiunto: “dobbiamo connettere la cultura della solidità della moneta e ricordare che l’Italia ha avuto anche monete solide plurisecolari che sono state alla base di ricchi commerci, di artigianato, di piccole attività industriali e di attività culturali e artistiche di un grande respiro europeo.” Riguardo l’attualità e l’aumento dei tassi di interesse praticato dalle banche con conseguente crescita dei mutui a carico di famiglie e imprese, il numero uno di Abi ha spiegato che ora “gli interessi non crescono più”, poi ha aggiunto che “è calato il costo del debito pubblico, soprattutto per le nuove emissioni; il rendimento dei Btp è calato, così come è calato il rendimento, o costo a seconda di come lo si guarda, delle altre monete dell’area dell’Euro. È calato l’Irs, che è l’indice principale dei mutui, e quindi chi ha un mutuo indicizzato all’Irs adesso paga di meno, e chi vuol farne uno nuovo indicizzato all’Irs parte da una base più bassa rispetto a quella dei massimi del novembre scorso.” “Eppur si muove – ha concluso Patuelli – eppure i tassi stanno calando”.

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