domenica, 19 Maggio, 2024
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Adotta ‘un alveare o un campo di grano’, boom di richieste in Sardegna

Adottare una pecora o una capra, ma anche un alveare, campi di grano, filari di uva nel cuore della Sardegna. A qualche mese dal lancio del progetto, che nasce per valorizzare le produzioni locali, le richieste arrivate sulla piattaforma “Mannos – From the Land of Longevity” sono già tante e provengono per il 50% dalla Sardegna e per il resto dall’Italia e dall’estero, in testa Germania, Irlanda e Belgio. E alcune di queste sono anche particolari. “E’ il caso di una adozione di alveari da parte di un’azienda per i suoi dipendenti, come ringraziamento per il loro impegno, un gesto che poi è stato contraccambiato dagli stessi lavoratori verso i dirigenti – racconta Maria Giovanna Carta, ideatrice del progetto e consulente aziendale originaria di Olbia – Abbiamo avuto anche una richiesta come regalo di nozze”.

Adozione a distanza

Con l’adozione virtuale e a distanza, da un lato si sostiene l’attività dell’agricoltore o allevatore durante l’anno – che viene documentata e raccontata periodicamente -, dall’altra si ricevono le proprie speciali scorte di prodotti direttamente dalla terra. Ogni adozione viene segnalata con un’etichetta con il proprio nome nel collarino della pecora o della capra, così come apposta nell’arnia ‘adottata’. L’adottante può inoltre visitare il suo ‘angolo’ di Sardegna e conoscere il produttore. Mannos propone anche esperienze correlate e visite immersive nelle aziende agricole per partecipare dal vivo e sperimentare alcune delle attività durante le principali fasi di produzione. Ad esempio, è possibile partecipare alla mungitura e alla caseificazione, mentre da febbraio si potranno visitare gli alveari, partecipare alla molitura del grano e da marzo si potrà prendere parte alla potatura della vite nei vigneti di Mandrolisai ad Atzara. “Con Mannos vogliamo promuovere uno stile di vita sano e genuino, sulle orme degli antenati – spiega l’imprenditrice – nel contempo sostenere i piccoli e giovani produttori che hanno accettato la sfida di portare nel futuro l’attività di famiglia o di investire nell’agricoltura”.

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