sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Il secondo Forum globale sui rifugiati si chiude con oltre 2,2 miliardi di dollari di impegni

Si è concluso a Ginevra il secondo ‘Global Refugee Forum’ (GRF), che ha riunito la comunità internazionale in segno di solidarietà. Ginevra ha accolto il più grande incontro internazionale sui rifugiati, dove personalità politiche e diplomatiche, organizzazioni guidate da rifugiati, agenzie delle Nazioni Unite, banche per lo sviluppo, enti di beneficenza e fondazioni, gruppi religiosi, studenti e aziende si sono riunite per affrontare le sfide dei rifugiati e di coloro che li ospitano. Organizzato ogni quattro anni, il più grande raduno mondiale sui temi dei rifugiati ha mobilitato oltre 1.600 impegni. Uno degli obiettivi del GRF è dimostrare che tutti possono sostenere i rifugiati e, agendo insieme, ottenere un cambiamento duraturo.

Presenza globale

Ospitato dall’UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e dalla Svizzera e convocato congiuntamente da Colombia, Francia, Giappone, Giordania e Uganda, il Forum si è svolto dal 13 al 15 dicembre alla presenza di oltre 4.200 persone provenienti da 168 Paesi, tra cui cinque capi di Stato o di governo, ministri, responsabili di organizzazioni internazionali (compresi enti e agenzie specializzate delle Nazioni Unite). Inoltre, più di 10.000 persone si sono iscritte online. I partecipanti hanno condiviso esempi di buone pratiche e annunciato contributi e impegni per trasformare la vita dei rifugiati e delle comunità che li ospitano, in settori come l’istruzione, l’accesso al mercato del lavoro, la costruzione della pace, il cambiamento climatico e il reinsediamento. “I partecipanti hanno dimostrato leadership, visione e creatività nella ricerca di soluzioni a problemi molto complessi – ha dichiarato l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, sottolineando che – hanno soprattutto preso l’impegno di continuare a lavorare insieme per migliorare la vita di milioni di rifugiati in tutto il mondo”.

Gli impegni

I governi, le aziende, le fondazioni, le organizzazioni religiose e molti altri hanno annunciato impegni finanziari per un totale di oltre 2,2 miliardi di dollari. Inoltre, le politiche, gli strumenti di finanziamento e i programmi terranno conto degli impegni nei confronti dei rifugiati e delle comunità ospitanti. Inoltre, gli Stati si sono impegnati a insediare 1 milione di rifugiati entro il 2030, mentre un impegno sostenuto da un nuovo fondo di sponsorizzazione globale, lanciato da governi e fondazioni, mira ad aiutare altri 3 milioni di rifugiati ad accedere a Paesi terzi tramite la sponsorizzazione delle comunità.

Iniziative Innovative

Il GRF ha mobilitato oltre 1.600 impegni, contribuendo a uno o più dei 43 “impegni multi-stakeholder”, ossia impegni ambiziosi sostenuti da coalizioni di supporto, promettendo importanti progressi nel rilancio dell’economia e delle comunità mediante investimenti nelle aree di accoglienza dei rifugiati, sostegno agli imprenditori rifugiati, creazione di posti di lavoro, fornitura di formazione professionale, erogazione di servizi legali pro bono, offerta di prodotti finanziari e miglioramento della connettività. Inoltre, si è previsto un miglior accesso all’azione per il clima per i rifugiati e gli sfollati, così come per coloro che li ospitano. Anche il settore privato si è impegnato a stanziare oltre 250 milioni di dollari. Tra le iniziative innovative c’è stato un impegno multi-stakeholder sulla protezione digitale da parte dei governi, delle Nazioni Unite e di altri attori, per aiutare a prevenire l’impatto dannoso di discorsi di odio, disinformazione e depistaggio.

Anche dall’Italia

Tra gli obiettivi del GRF vi è quello di dimostrare che tutti possono sostenere i rifugiati e, agendo insieme, ottenere un cambiamento continuativo. “Che siate un’azienda o una fondazione che si impegna, un donatore che offre un contributo finanziario o un cittadino che organizza un evento nella propria comunità locale – esprime la UNHCR – ogni azione fa la differenza”. L’Italia partecipa al Global Refugee Forum, presentando impegni e buone pratiche che testimoniano che il Patto globale sui rifugiati è più che mai attivo nel nostro Paese. Esempi concreti sono il progetto ‘Welcome-Working for refugee integration’ che favorisce l’integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro con il coinvolgimento di numerose aziende private, come il progetto ‘Welcome&Work’ promosso da Assolavoro, per fornire servizi di sostegno occupazionale e finanziario e formazione professionale. Questi e molti altri sono gli impegni portati avanti in Italia. L’elenco completo è disponibile online su unhcr.org

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Risarcimento per danno da vaccino antinfluenzale

Paolo Fruncillo

Un portale di prenotazione per i profughi ucraini

Romeo De Angelis

Adecco: entro il 2025 lavoro per 50.000 rifugiati in tutto il mondo. 8.000 solo in Italia

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.