mercoledì, 8 Maggio, 2024
Esteri

Banca d’Israele: stop a spese meno essenziali legate al conflitto

“Il Governo d’Israele deve dare prova di disciplina fiscale tagliando gli investimenti meno essenziali poiché il Paese sembra destinato ad aumentare le spese per la difesa di almeno 20 miliardi di shekel (5,48 miliardi di dollari) all’anno per soddisfare le proprie esigenze di sicurezza”. È quanto affermato dal Governatore della Banca d’Israele Amir Yaron. “Durante questo periodo, più che in qualsiasi altro momento, e poiché gli investitori, le agenzie di rating, i mercati finanziari e il pubblico nel suo complesso stanno esaminando attentamente il processo decisionale in Israele, è necessario gestire la politica economica, fiscale e monetaria, con grande responsabilità, ” ha detto Yaron.

Finanziamento e aumento di bilancio

“Il Governo dovrà trovare il giusto equilibrio tra il finanziamento delle spese di guerra e il previsto aumento del bilancio della difesa e la necessità di continuare a investire in altri capitoli di spesa per finalita’ civili, in particolare per alcuni importanti driver di crescita come le infrastrutture e l’istruzione”. Commentando la spesa militare e per la sicurezza, il Primo Ministro Netanyahu ha osservato che, sebbene il bilancio della difesa sia cresciuto negli ultimi anni in termini assoluti, si è comunque ridotto in termini percentuali del PIL. Negli ultimi dieci anni la quota della spesa militare in percentuale sul prodotto interno lordo (PIL) è gradualmente diminuita dal 5,64% nel 2012 al 4,51% nel 2022. “D’ora in poi, dobbiamo aumentare in modo significativo il bilancio per la sicurezza di almeno 20 miliardi di shekel all’anno e anche in proporzione al PIL”, ha affermato Netanyahu, aggiungendo che il supplemento per la difesa sarà probabilmente pari all’1% del PIL o più, per soddisfare le future esigenze di sicurezza del Paese.

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