venerdì, 3 Maggio, 2024
Società

Il Papa: “La devastazione del creato è un’offesa a Dio”

Nella seconda giornata di lavori della COP28, in corso a Dubai, il Papa ha lanciato un appello per la salvaguardia del creato, definendo la sua devastazione “un’offesa a Dio”. Il messaggio del Pontefice, letto dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha sottolineato l’urgenza di un’azione globale per contrastare il cambiamento climatico. “La crisi climatica è una minaccia esistenziale per l’umanità”, ha detto Francesco. “È un’offesa a Dio, che ha creato il mondo con amore e bellezza”. Il Santo Padre ha anche chiesto di destinare i fondi stanziati per le armi ad altro: “Con il denaro delle armi si potrebbe creare un fondo contro la fame e la crisi del clima”, ha detto. “Questo garantirebbe che il futuro non sia negato ai giovani”.

Triplicare il nucleare

Intanto in una dichiarazione congiunta, una ventina di Paesi hanno annunciato di voler triplicare la capacità energetica nucleare mondiale entro il 2050. L’annuncio è stato fatto dall’inviato Usa per il clima, John Kerry, insieme al Presidente francese Emmanuel Macron e al Primo ministro belga Alexander De Croo. La dichiarazione è stata firmata da Australia, Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Romania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna e Stati Uniti. Cina e Russia, principali costruttori di centrali nucleari nel mondo, non hanno firmato la dichiarazione. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha salutato con favore la dichiarazione, sottolineando che il nucleare è “una fonte di energia pulita e affidabile che può aiutare a ridurre le emissioni di gas serra. È importante sbloccare i finanziamenti mondiali per il nucleare. Questo ci permetterà di accelerare la transizione energetica e raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”.

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