giovedì, 2 Maggio, 2024
Economia

Flop incentivi per i beneficiari del Rdc. Solo 484 assunti dal 2020 al 2022

Presentato il report ‘Osservatorio sulle politiche occupazionali’ dell’Inps

L’incentivo per l’assunzione di lavoratori beneficiari di Reddito di cittadinanza ha riguardato 138 persone nel 2020, 139 nel 2021 e 207 nel 2022, per un totale di 484 persone assunte. È quanto emerge dall’‘Osservatorio sulle politiche occupazionali’ dell’Inps che tutto sommato fa capire di come questa misura abbia portato a risultati alquanto scadenti.

Il report copre il periodo dal 2018 al 2022 e offre un’analisi dettagliata nel panorama occupazionale italiano. Lo studio rivela che fino al 2019 si è registrata una generale diminuzione del numero medio di lavoratori, in particolare di coloro che beneficiano degli incentivi all’occupazione a tempo indeterminato. Tuttavia, il 2020 ha visto l’introduzione di nuove agevolazioni contributive, in risposta all’emergenza occupazionale causata dalla pandemia. La ‘Decontribuzione Sud’ è stata particolarmente rilevante, contribuendo a una crescita osservata nel 2021 e confermandosi nel 2022. L’apprendistato è emerso come l’incentivo principale, utilizzato nel 48% dei casi, seguito dai contratti a tempo indeterminato al 36%.

Tendenze positive

Nel 2022 si osserva un aumento dei lavoratori in apprendistato e delle loro trasformazioni a tempo indeterminato. Gli esoneri introdotti dalla legge 178/2020 hanno contribuito a contenere gli effetti negativi sull’occupazione causati dalla pandemia. Tuttavia, è emersa una differenza di genere nell’utilizzo delle politiche attive, con la componente maschile predominante in quasi tutte le tipologie di intervento. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, i contratti di apprendistato, le stabilizzazioni e gli incentivi a tempo indeterminato sono più presenti al Nord del Paese, mentre la ‘Decontribuzione Sud’ è applicata principalmente nelle regioni del Mezzogiorno.

Politiche passive

Il 2022 ha registrato un aumento del 19,5% nel numero di trattamenti di NASpI rispetto all’anno precedente, con una crescita più marcata per i maschi rispetto alle femmine. I trattamenti di disoccupazione agricola sono diminuiti del 4,4%, mentre le prestazioni di DIS-COLL hanno registrato un aumento del 27,2% rispetto al 2021.

La distribuzione geografica mostra il Nord che presenta il maggior numero di trattamenti NASpI, ma il Sud e le Isole registrano una percentuale significativa. Per le prestazioni DIS-COLL, la metà si concentra nel Sud e nelle Isole, mentre la disoccupazione agricola è prevalentemente concentrata al Sud.

Altre misure

Nel quinquennio di osservazione il fenomeno presenta un andamento fortemente decrescente. Ciò è dovuto principalmente al processo di armonizzazione dei trattamenti di disoccupazione previsti dalla legge 92/2012 che ha portato alla definitiva soppressione dell’indennità di mobilità dal 1° gennaio 2017. Il numero complessivo di lavoratori che al 31 dicembre 2022 beneficiano del trattamento di mobilità ammonta a 2.476 unità. Rispetto al 31 dicembre 2021 la variazione a livello nazionale si presenta con un decremento pari a -22,4%, trend riscontrato in tutte le aree territoriali.

Rispetto al genere, la presenza maschile nel 2022 (1.887 beneficiari) è sempre più consistente di quella femminile (589), e con riferimento all’età, circa l’82% dei beneficiari risulta avere più di 49 anni.

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