martedì, 7 Maggio, 2024
Energia

Energia, Siram Veolia e I-Com “rendere più efficienti edifici pubblici”

ROMA (ITALPRESS) – Il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas serra in Europa sono da imputare agli edifici: una stima che in Italia è aggravata da una notevole longevità del parco immobiliare pubblico, con un enorme potenziale di sviluppo e di efficienza energetica, nel solco della transizione ecologica e della decarbonizzazione. In Italia, oltre 3 stabili su 10 hanno almeno 50 anni e registrano performance di molto al di sotto degli standard di efficienza energetica. Se consideriamo, poi, che solo l'1% del parco immobiliare viene ristrutturato, la velocità di rinnovamento è insufficiente per invertire la rotta e raggiungere gli obiettivi comunitari sulla riduzione dei consumi energetici al 2030. Da queste premesse nasce la ricerca di Siram Veolia, curata dall'Istituto per la Competitività (I-Com), dal titolo "Missione Efficienza. Stato dell'arte e proposte concrete per decarbonizzare il patrimonio immobiliare pubblico in Italia", presentata all'Ambasciata di Francia in Italia, che analizza cinque casi di successo che accendono un faro sul contributo che il settore dell'edilizia pubblica può dare per il conseguimento degli obiettivi di efficientamento energetico del nostro Paese. Misurazione dei dati, digitalizzazione, trasparenza, responsabilizzazione sui risultati, governance collaborativa tra pubblico e privato sono le direttrici che dovrebbero guidare il prossimo futuro. "Nel percorso verso il raggiungimento dell'obiettivo zero emissioni entro il 2050, l'efficienza energetica contribuirà per circa il 40% alla riduzione globale delle emissioni climalteranti al 2040", ha detto Emanuela Trentin, CEO di Siram Veolia. "Sono due le modalità per favorire il risparmio di energia: eliminare gli sprechi e adottare soluzioni e dispositivi tecnologicamente avanzati per migliorare l'utilizzo delle risorse a disposizione. I mezzi sulla carta ci sono e noi lo abbiamo dimostrato con i nostri progetti di successo fondati sul Partenariato Pubblico Privato, uno strumento di governance collaborativa da integrare nel 'PPP for society' che integri gli obiettivi di riduzione della spesa con il valore creato per l'ambiente, il territorio e la società", ha concluso Trentin. Per il governo, "la decarbonizzazione è un tema centrale in un momento di transizione ecologica, abbiamo degli obiettivi che vogliamo assolutamente raggiungere di sostenibilità ed emissioni zero, ma dobbiamo arrivarci con gradualità: è questo l'approccio che il governo vuole tenere insieme a tutti gli attori, è un lavoro di squadra", ha sottolineato la viceministra all'Ambiente e alla Sicurezza energetica, Vannia Gava, durante la presentazione dei risultati della ricerca. "Dobbiamo mettere tutti in condizione di poter attuare investimenti e progetti. L'Italia ha già delineato la propria strategia di decarbonizzazione, abbiamo un patrimonio pubblico di edifici che va riqualificato perché altamente energivoro: sappiamo cosa dobbiamo fare, è una bella sfida. Abbiamo messo a terra diverse iniziative" ma "dobbiamo correre di più", ha sottolineato. Francia e Italia "stanno lavorando sulla revisione della direttiva sull'efficientamento energetico. Con la Francia abbiamo trovato dei punti in comune, soprattutto sulla gradualità e su una proposta più concreta e pragmatica da portare avanti", ha concluso la viceministra. Anche per l'ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens, "la transizione ecologica ed energetica rappresenta una delle sfide più importanti per i nostri Paesi, nella quale dobbiamo investire tutti insieme: le emergenze climatiche, energetiche e ambientali ci impongono di accelerare gli sforzi collettivi per ridurre di oltre il doppio le emissioni di gas serra, diminuire la pressione sulla biodiversità e gestire meglio le risorse essenziali", ha sottolineato. Per Franco D'Amore, vicepresidente di I-Com, è necessario "fare un salto di scala, passando da un approccio basato sulla realizzazione di progetti isolati, a un approccio di sistema. Questo richiede, tra le altre cose, strumenti in grado di monitorare i consumi di tutte le strutture pubbliche, l'identificazione di obiettivi chiari e misurabili e il loro costante monitoraggio, e il coinvolgimento sempre più deciso del settore privato sia nel finanziamento che nella progettazione e realizzazione delle soluzioni tecniche di efficientamento". – Foto xi2/Italpress – (ITALPRESS). xi2/sat/red 15-Nov-23 13:32

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