sabato, 27 Aprile, 2024
Esteri

Foschia tossica a Delhi dopo il festival ‘Diwali’

I residenti della capitale indiana, Delhi, si stanno svegliando con cieli fumosi e livelli di inquinamento dell’aria pericolosamente elevati. La situazione è peggiorata dopo il festival ‘Diwali’, durante il quale la gente ha fatto scoppiare petardi fino a tarda notte, nonostante il divieto di usare fuochi d’artificio a causa degli alti livelli di inquinamento. Delhi combatte da settimane l’aria tossica. Il governo ha annunciato una pausa invernale anticipata per le scuole nel tentativo di proteggere i bambini. La città presenta un elevato inquinamento a causa di fattori quali le emissioni dei veicoli e la polvere. Ma il problema peggiora in inverno quando gli agricoltori degli stati vicini bruciano le stoppie dei raccolti. Le basse velocità del vento intrappolano anche gli inquinanti, come quelli prodotti dai petardi, nella bassa atmosfera, rendendo difficile la respirazione. Lunedì pomeriggio, secondo l’app Safar del governo federale, l’indice di qualità dell’aria (AQI) a Delhi era 445, con alcuni luoghi che registravano letture superiori a 520. L’AQI misura il livello di PM 2,5, particolato fine che può ostruire i polmoni e causare una miriade di malattie, nell’aria. I livelli tra 101 e 200 sono considerati moderati, mentre quelli tra 201 e 300 sono scarsi. Tra 301 e 400 è classificato come “molto scarso” e una cifra superiore a 400 è considerata “grave”. Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affermano che l’esposizione al PM 2,5 nell’arco di 24 ore dovrebbe essere limitata a 15 microgrammi per metro cubo, ma l’AQI di Delhi in alcune parti è 30 volte superiore al livello raccomandato. Gli specialisti dei polmoni affermano che respirare l’aria tossica della capitale è come fumare 25-30 sigarette al giorno.

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