Alla debolezza congiunturale che sta affrontando l’industria metalmeccanica – ora con il diffondersi del Coronavirus, “si è sommata un’emergenza inaspettata, che può avere effetti devastanti”. È la forte preoccupazione espressa dal presidente di Federmeccanica Alberto Dal Poz, commentando il Rapporto congiunturale sull’andamento del settore. “Alle conseguenze produttive ed economiche immediate derivanti dal blocco di moltissime attività dirette e indirette per gestire l’emergenza”, sottolinea Dal Poz, “si aggiunge un grave danno reputazionale per l’Italia e le sue imprese. Alcuni paesi esteri stanno bloccando i flussi di prodotti, cancellano incontri con commerciali o chiedono improbabili certificazioni virus-free solo perché siamo italiani”.
I livelli di produzione del settore metalmeccanico nel 2019, secondo lo studio dell’Associazione, risultano inferiori del 27,6% rispetto al periodo pre-recessivo (primo trimestre 2008) e l’Italia si piazza nel confronto con i principali paesi dell’area UE in ultima posizione. Lo si legge nell’Indagine congiunturale di Federmeccanica che parla di “una situazione particolarmente grave considerando anche le difficoltà dell’industria metalmeccanica europea”.
Le informazioni che derivano dalla nostra indagine, condotta prima della diffusione dell’epidemia da coronavirus”, ricorda il Presidente Dal Poz, “già non lasciavano prevedere un miglioramento a breve della congiuntura settoriale. Le scorte di materie prime e di prodotti finiti risultavano in eccesso rispetto alle esigenze aziendali, il portafoglio ordini evidenziava un peggioramento così come le attese occupazionali a sei mesi prevedevano un ridimensionamento del numero di occupati. Oggi tutti gli indicatori già preoccupanti rischiano di dover essere rivisti in termini molto peggiorativi”.
Infine la maggiore preoccupazione di Federmeccanica è quella di trovare una via di uscita e di un ritorno al più presto verso la normalità.
“Per evitare conseguenze irreversibili”, conclude il presidente di Federmeccanica Alberto Dal Poz, “è indispensabile ritornare subito alla normalità. Al momento è difficile quantificare gli effetti negativi che comunque, inevitabilmente, ci saranno nell’intera economia e in particolare per il settore metalmeccanico”.