mercoledì, 1 Maggio, 2024
Attualità

La Cina proibisce l’uso dell’iPhone per lavoro, divieto ai funzionari del governo

Il Governo cinese ha ordinato il divieto dell’uso dell’iPhone e di altre apparecchiature di marca straniera ai funzionari governativi, impedendo loro anche di portare tali dispositivi in ufficio. A renderlo noto è il quotidiano internazionale Wall Street Journal. Le nuove regole, si precisa nell’articolo, sono contenute in una direttiva e servono per ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera e per migliorare la sicurezza informatica interna. Tale intervento rispecchierebbe quello già preso da diversi governi europei e dalla stessa Commissione di Bruxelles, che hanno vietato ai loro funzionari di scaricare sui telefoni di lavoro il social TikTok o di utilizzare tecnologia Huawei, citando rischi di spionaggio.

Sicurezza informatica interna

Nelle ultime settimane i dipendenti governativi cinesi hanno ricevuto, da parte dei loro superiori, istruzioni sulla necessità di non utilizzare l’iphone in chat durante le riunioni sul posto di lavoro. Tra le motivazioni, si precisa nel quotidiano newyorkese Wall Street Journal, sarebbe stata citata l’intenzione di migliorare la sicurezza informatica limitando i flussi di informazioni sensibili al di fuori dei confini della Cina. “La direttiva – si legge nell’articolo – è l’ultimo passo della campagna di Pechino per ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera e per migliorare la sicurezza informatica interna”. La nuova misura potrebbe avere un effetto dissuasivo per i marchi stranieri in Cina, inclusa Apple che domina il mercato degli smartphone di fascia alta nel Paese e che considera la Cina uno dei suoi mercati principali; la Repubblica popolare cinese, infatti, rappresenta circa il 19% delle entrate complessive per l’azienda americana.

Ridurre la dipendenza da tecnologia estera

Dal 2020 la Cina promuove una vera e propria campagna finalizzata a ridurre la dipendenza dalle tecnologie straniere, chiedendo alle imprese affiliate allo Stato, come le banche, di passare alla tecnologia locale favorendo la produzione nazionale di chip. Il Governo cinese, mentre cresceva la preoccupazione per la sicurezza dei dati, dallo scorso maggio ha intensificato questa campagna proponendo più azioni per ridurre la dipendenza dai mercati e dalle tecnologie estere. La Cina esorta soprattutto le grandi imprese statali a svolgere un ruolo chiave nella sua spinta verso l’autosufficienza tecnologica.

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