sabato, 27 Aprile, 2024
Cultura

A Ravenna in ricordo di Dante… e dell’alluvione

Ravenna ricorderà come da tradizione il Sommo Poeta Dante domenica 10 settembre, a 702 anni dalla sua morte. Il programma prevede di ripercorrere i passi che recentemente, in occasione del settimo centenario della morte, avvenuta nel 1321, sono stati vivificati dalla fiamma della memoria dantesca tenuta sempre viva dalla città “vestale” di Dante, che seppe garantirgli pace e serenità negli ultimi anni di vita. “La giornata dell’Annuale – dichiara l’Assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – è uno degli appuntamenti più importanti e sentiti dalla città: è il momento in cui Ravenna si stringe alla sua più profonda identità dantesca. Anche quest’anno per cittadini e visitatori saranno numerose le occasioni per partecipare ad una cerimonia che negli anni ha trovato nella dimensione del coinvolgimento popolare il suo carattere più felice”. “La giornata dell’Annuale – dichiara l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – è uno degli appuntamenti più importanti e sentiti dalla città: è il momento in cui Ravenna si stringe alla sua più profonda identità dantesca. Anche quest’anno per cittadini e visitatori saranno numerose le occasioni per partecipare ad una cerimonia che negli anni ha trovato nella dimensione del coinvolgimento popolare il suo carattere più felice”.

Ricco programma

La giornata inizierà alla sala Dantesca della biblioteca Classense, alle 10, con la prolusione, tenuta quest’anno dallo scrittore Paolo Nori, che l’ha intitolata ‘I sandali di Dante’. Alle 11 le celebrazioni proseguiranno alla Tomba di Dante: Ermanna Montanari e Marco Martinelli, fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe, leggeranno il Canto II dell’Inferno, con la partecipazione delle cittadine e dei cittadini della Chiamata Pubblica, che dal 2017, con la coproduzione di Ravenna Festival e del Comune di Ravenna, lavorano insieme alle Albe per “mettere in vita” le cantiche della Divina Commedia. I due direttori artistici hanno inoltre chiesto al poeta Nevio Spadoni un incipit del tutto particolare: a precedere i versi danteschi, Montanari e Martinelli leggeranno un’intensa lirica di Spadoni sulla recente alluvione, un gesto di memoria e solidarietà per la nostra terra. In questa edizione i due fondatori delle Albe hanno coinvolto anche Isabella Ragonese – attrice, drammaturga, regista tra teatro e cinema – che sarà impegnata con il Canto V dell’Inferno in piazza San Francesco, e il Coro Ludus Vocalis Ragazzi, diretto dal maestro Elisabetta Agostini, per l’intervento canoro. Alle 11.45 sarà poi la volta della Messa di Dante, celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo emerito di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, nella basilica di San Francesco. Alle 12.45, all’interno della Tomba di Dante, si terrà la Cerimonia dell’Olio, la tradizionale offerta dell’olio al sepolcro del poeta da parte del Comune di Firenze: si tratta della rappresentazione concreta dell’unione delle due città nel commosso ricordo di Dante, un evento che si tiene a partire dal 1908. La giornata si concluderà alle 18 quando il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, sarà protagonista della Lettura perpetua e reciterà il XXII canto del Paradiso.

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