mercoledì, 1 Maggio, 2024
Agroalimentare

Agroalimentare in Emilia-Romagna. “Tramonto DiVino”, riparte il tour della rinascita

Da domani sera a Cervia in provincia di Ravenna ripartirà “Tramonto DiVino”, festival enogastronomico itinerante dedicato ai migliori vini emiliani e romagnoli in abbinamento ai prodotti e ai piatti più tipici della tradizione. A testimonianza che L’Emilia-Romagna è pronta a ricevere turisti e visitatori risollevandosi dopo il disastro dell’alluvione, quest’anno, all’insegna dell’ospitalità e dell’accoglienza il tour dal 21 luglio al 13 settembre 2023 porterà con più tappe i grandi vini e i grandi cibi del territorio in cinque città della regione. I protagonisti di Tramonto DiVino saranno sommelier, chef, giornalisti e blogger pronti a raccontare al pubblico i tipici prodotti del territorio messi a disposizione dai Consorzi e dalle cantine regionali. Sui banchi d’assaggio ci sarà una selezione dei 44 prodotti Dop e Igp abbinati a 30 tipologie di vini a denominazione fra Doc, Docg e Igt per circa mille diverse etichette. A riguardo, Tramonto DiVino metterà a disposizione dei turisti anche una nuova app per consultare ogni informazione enogastronomica. L’assessore regionale all’Agricoltura e Agroalimentare, Alessio Mammi, intervenendo alla presentazione della rassegna ha commentato: “L’Emilia-Romagna si contraddistingue per la varietà e la qualità delle proprie produzioni vinicole, una ricchezza che sa raccontare bene il nostro territorio, la biodiversità e la capacità di fare squadra dell’intera filiera vitivinicola. Tramonto DiVino è un’occasione unica per la promozione dei nostri vini, in un connubio tra buon gusto, cibo di qualità e bellezza del territorio, attraverso un tour di eventi condivisi tra le istituzioni, le associazioni, i Consorzi e il sistema complessivo di valorizzazione, che diventa un asset vincente per la nostra regione e per la promozione delle Dop e Igp”. Alessio Mammi nel rammentare anche i numeri e i dati del territorio ha precisato: “Il nostro vino vanta un volume d’affari che si aggira intorno ai 490 milioni di euro per le sole denominazioni d’origine e ha volumi ben più grandi per tutta la produzione vinicola delle 16mila imprese presenti sul territorio. Come Regione continuiamo a sostenere il lavoro e il reddito delle imprese vitivinicole, con un occhio attento alla Romagna, dopo i tragici eventi alluvionali di maggio. Le cantine romagnole sono già ripartite e sono al lavoro per continuare a garantire quella qualità e varietà vitivinicola che ci contraddistingue in tutto il mondo”.

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