venerdì, 3 Maggio, 2024
Società

Una “Casa del Sorriso” per ragazzi fragili

In un quartiere dove l’infanzia rappresenta un rischio, una nuova Casa del Sorriso sta aprendo le sue porte per offrire un’ancora di salvezza ai bambini più vulnerabili di Napoli. La Fondazione CESVI, organizzazione impegnata da 30 anni nella protezione dei diritti dell’infanzia, ha inaugurato in questi giorni una struttura nel quartiere di San Pietro a Patierno per contrastare la povertà educativa, la trascuratezza e altri fattori di rischio che minacciano il benessere dei ragazzi.

La Campania, purtroppo, è la regione italiana con il maggior numero di rischi per i minori e la minor quantità di servizi di prevenzione e cura disponibili. L’apertura del programma a Napoli è un passo avanti nella protezione dell’infanzia e nella lotta contro la marginalizzazione e CESVI si è prefissata l’obiettivo ambizioso di aprire altre cinque Case del Sorriso in tutta Italia entro la metà del 2023, per offrire un rifugio e un sostegno vitale ai bambini fragili provenienti da contesti urbani periferici segnati da povertà economica, educativa e culturale. Una luce di speranza in un momento in cui il numero di minori vulnerabili continua ad aumentare. “Intendiamo dare un tetto di speranza a bambini che vivono in una condizione di emarginazione e fragilità, creando opportunità per un futuro in cui possano realizzarsi e vedere rispettati i propri diritti fondamentali”, ha spiegato Roberto Vignola, vicedirettore generale di CESVI, illustrando i valori fondanti della Casa del Sorriso che ha aperto le porte a Napoli, sul modello di spazi analoghi già avviati da Fondazione CESVI in vari Paesi del mondo, dal Brasile ad Haiti all’India, e recentemente anche a Bari.

Uno dei casi di cui la Casa del Sorriso si sta già occupando è quello di Laura, una giovane di 13 anni che ha accumulato giorni di assenza a scuola e ricevuto richiami dai professori. A seguito di un episodio di violenza in famiglia, è stata segnalata dai servizi sociali territoriali. Gli operatori della Casa del Sorriso sono rimasti colpiti dallo sguardo sfidante e dall’atteggiamento chiuso della ragazza che nasconde un passato segnato dall’abbandono del padre biologico e dalla separazione dalla nonna materna, con cui aveva trascorso i primi anni della sua vita. I suoi genitori, pur cercando di non farle mancare nulla materialmente, hanno fallito nel soddisfare i suoi bisogni emotivi e nel guidarla lungo un percorso di crescita. La sua storia rappresenta un triste esempio di come numerosi bambini vivono in una situazione di estrema vulnerabilità nella regione campana. Il programma sta offrendo a Laura un percorso di sostegno psicologico, ascolto e orientamento, affiancato da educatori e psicologi e i suoi genitori ricevono il supporto di operatori esperti per affrontare i problemi familiari e imparare a gestirli in modo appropriato. Questa struttura multidisciplinare, gestita insieme alla Cooperativa sociale “Il Grillo Parlante”, offre anche laboratori sportivi, psicomotori e artistico-espressivi per promuovere la crescita e l’autostima dei bambini.

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