venerdì, 3 Maggio, 2024
Attualità

Abruzzo: Zooristur, il caseificio sostenibile

La zootecnia di precisione rappresenta la nuova opportunità per le filiere delle produzioni animali per affrontare le nuove sfide dei mercati attraverso un miglioramento dell’efficienza di produzione aziendale, valorizzando sia il benessere animale, grazie alla possibilità di monitorare e gestire ciascun soggetto e non solo il gruppo, che la sostenibilità delle produzioni. A Barrea in provincia dell’Aquila, con la certezza che un animale trattato meglio produce di più ed inquina di meno, l’azienda Zooristur (zootecnica, ricerca, sviluppo, turismo), utilizza i droni per seguire il pascolo, microchip per geo-localizzare le capre e blockchain, tramite la rete informatica, per tracciare i formaggi. Attraverso una versione aggiornata e sostenibile di antichi mestieri e tradizioni, Zooristur si avvale della tecnologia per rispettare l’ambiente. Attraverso la sostenibilità, questa azienda ha avviato con un progetto ispirato ad una filosofia che coniuga antiche tradizioni, imprenditorialità e rispetto per la natura. L’ambizioso progetto nasce dunque nella piccola azienda casearia che i fondatori, Italia Romano e Pietro D’Annessa, hanno realizzato con il Gal Abruzzo Italico Alto Sangro. Si tratta di un mini caseificio agricolo mobile autosufficiente ed ecocompatibile dotato di impianto fotovoltaico, serbatoi di raccolta acque grigie e bianche oltre che nere, nonché di sistema di depurazione acqua ad osmosi inversa dimensionato con attrezzature della capacità di lavorazione di 500 litri. Sarà un vero e proprio caseificio viaggiante, autonomo e sostenibile, in grado di lavorare ovunque senza sovrappeso per l’ambiente. Annesso al laboratorio di trasformazione verrà realizzato un punto vendita che avrà il vanto di fungere anche da locale di degustazione attraverso la formula dello street food agricolo. Il caseificio viaggiante non solo si occuperà della vendita dei propri prodotti genuini e biologici ma proporrà anche altre esperienze come soggiorni rurali. Gli imprenditori Romano e D’Annessa hanno dichiarato: “Multifunzionalità e unione del nuovo con le esperienze del passato sono le chiavi su cui poggia il nostro progetto, implementando il cosiddetto business delle tradizioni sostenibili”.

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