venerdì, 29 Marzo, 2024
Esteri

L’impatto con un uccello provoca l’incendio al motore per un jet dell’American Airlines

Un volo dell’American Airlines, diretto a Phoenix domenica mattina. è dovuto rientrare all’aeroporto internazionale John Glenn Columbus dell’Ohio dopo un impatto con un uccello che aveva provocato un incendio al motore dell’ala destra. Il decollo era previsto per le 7:43. L’impatto con i volatili è avvenuto all’incirca intorno alle 8:00. L’ American Airlines ha dichiarato che l’aereo è tornato all’aeroporto poco dopo, atterrando in sicurezza. “Il velivolo è atterrato normalmente, rullando in sicurezza fino al gate con i propri motori – ha dichiarato un responsabile della compagnia – L’aereo è stato messo fuori servizio per manutenzione e il nostro team si sta occupando del benessere e delle necessità dei clienti”. Il Boeing 737-800 aveva a bordo 173 persone tra passeggeri ed equipaggio e trasportava 30.000 libbre di carburante. Non sono stati segnalati feriti. John Fisher, uno dei passeggeri, ha dichiarato all’affiliata NBC WCMH di Columbus che i passeggeri sono stati rapidamente informati dell’impatto con gli uccelli a causa dei suoni prodotti dalla collisione. “A quanto pare abbiamo colpito uno stormo di oche e il motore ha iniziato a emettere rumori molto forti – ha raccontato – Alla fine hanno spento il motore e sono tornati all’aeroporto”. Gli equipaggi di emergenza sono stati allertati immediatamente. Il programma dei voli e degli arrivi all’aeroporto internazionale John Glenn Columbus non ha subito modifiche. Durante i viaggi aerei nazionali, i “bird strike”, ovvero gli impatti con stormi di uccelli, sono all’ordine del giorno e potenzialmente catastrofici, accusati di 350 morti nella storia del volo passeggeri negli Stati Uniti. I grandi uccelli sono, tra gli elementi della natura, i più pericolosi per i piloti, in particolar modo quelli che pesano quattro libbre o più, in quanto non esiste un motore aeronautico certificato per ingerire un grosso uccello senza spegnersi. Il “bird strike” più conosciuto nel mondo è quello avvenuto il 15 gennaio 2009, quando un Airbus A320 designato come volo US Airways 1549 dall’aeroporto La Guardia di New York City ha colpito uno stormo di oche così grande che ha spento entrambi i motori. Il pilota in pensione Chesley “Sully” Sullenberger, prontamente, ha puntato l’aereo verso il fiume Hudson, atterrando sull’acqua. Un atterraggio di emergenza ritenuto un grande successo che non ha provocato alcuna vittima. I “bird strike” potrebbero aumentare negli Stati Uniti in quanto le popolazioni di uccelli si sono espanse mentre gli aerei sono diventati più silenziosi. Inoltre, il numero di oche canadesi nel paese è triplicato in un decennio. Pesano in media 12 libbre e possono disabilitare individualmente i motori. Il consiglio che viene dato ai piloti è di evitare le zone umide, fare attenzione alle stagioni e ai modelli di migrazione degli uccelli e di essere sempre preparati agli impatti con uccelli, poiché sembrano essere inevitabili.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Arriva il grande caldo, da Nord a Sud sempre vivo pericolo siccità

Giulia Catone

Torna in Argentina il “volo della morte”, l’aereo dal quale i dittatori argentini gettavano vivi nel vuoto i detenuti politici

Paolo Fruncillo

Protezione Civile presenta “It-Alert”, il sistema di allarme nazionale

Federico Tremarco

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.