giovedì, 18 Aprile, 2024
Cultura

Van Gogh un viaggio attraverso il mito

Vincent Van Gogh nacque nel 1853, a 16 anni lasciò il collegio e iniziò a lavorare con Goupil & Cie a L’Aia, una delle principali concessionarie d’arte con sede a Parigi.

Durante i primi anni lavorativi collezionò numerose stampe che in seguito utilizzò come strumenti e che contribuito a plasmare il suo stile artistico, come dimostrato dalle linee audaci dei suoi primi schizzi e la qualità grafica di molti dei suoi dipinti successivi.

A 20 anni, trasferitosi a Londra, Van Gogh completò la sua formazione con Goupil & Cie presso la loro filiale inglese, iniziando così a collezionare le stampe di Gustave Dorè, le quali incisioni catturavano le condizioni brulicanti, illuminate da lampade della capitale inglese. Queste stampe furono di ispirazione per Van Gogh, il quale dipinse la sua unica immagine di Londra, Prisoners Exercising (1890), basata sulla stampa di Gustave Dorè della prigione di Newgate.

Nel 1875 Van Gogh tornò a lavorare presso Goupil & Cie a Parigi vivendo nel quartiere di Montmartre e visitando il Louvre per continuare a raccogliere incisioni e grafiche.

Il suo soggiorno a Parigi si concluse bruscamente nel marzo 1876 quando fu licenziato da Goupil & Cie, probabilmente a causa di un crescente risentimento per il commercialissimo dell’azienda verso l’arte, un atteggiamento che sembrava andare di pari passo con la maggiore religiosità di Van Gogh.

Dopo aver lasciato Goupil & Cie, Van Gogh tornò in Gran Bretagna per insegnare in una scuola a Ramsgate, e successivamente, iniziò il suo periodo come predicatore laico metodista a Richmond, vicino a Londra.

Vincent Van Gogh era un individuo compassionevole e sensibile, e così il suo gusto per l’arte tendeva verso immagini che descrivevano le difficoltà della vita. Man mano che il suo interesse per il disegno andava crescendo, iniziò a fare copie dei suoi artisti preferiti come parte del suo apprendistato auto-diretto.

In particolare, Millet, un artista noto per le sue scene realiste di contadini, ebbe un’influenza significativa.

A quel tempo iniziò anche a disegnare con maggiore frequenza. Data la vibrante tavolozza di colori per cui Van Gogh è famoso, è forse sorprendente pensare che abbia trascorso circa un decennio realizzando principalmente disegni a carboncino e grafite con uno spettro cromatico molto limitato.

Tuttavia, nel 1876, spinto dai suoi genitori preoccupati per le sue prospettive di guadagnare uno stipendio decente, tornò nei Paesi Bassi dove lavorò come libraio nella città di Dordrecht, continuando a leggere la Bibbia, desideroso di studiare per diventare un evangelista laico.

Nel suo desiderio di studiare teologia e diventare un ecclesiastico, Van Gogh andò ad Amsterdam per fare degli esami, trascorrendo del tempo nel villaggio di Wasmes come predicatore laico, tra i minatori di carbone di Borinage belga; nonostante i suoi sforzi, i suoi tentativi di entrare nel mondo ecclesiastico non ebbero successo.

Fu così che intorno al 1879, all’età di 26 anni, decise di abbandonare la sua vocazione religiosa e tentare di guadagnarsi da vivere come artista.

Attraverso le sue opere, Vincent Van Gogh sviluppò costantemente le sue abilità di disegnatore, facendo di questa parte della sua vita una tappa importante nelle sue ambizioni artistiche.

Le influenze stilistiche di incisioni sono evidenti come il suo uso di linee audaci che le potremmo definire un quasi graffiato nella carta. Le luci ed ombre sono state create da aree di linee parallele disegnate strettamente insieme, una tecnica nota come cova, metodi che poi si sono trasposti oltre alla pittura ad olio sviluppando il suo stile caratteristico di vivide pennellate tratteggiate.

Il fascino di Vincent Van Gogh non mostra segni di dissolvenza, accompagnato dal suo senso dell’eroismo artistico che più che mai si lega a un eroismo personale, definito dalla sua breve vita tragica, dall’intenso ritmo di lavoro dei suoi ultimi anni e dalla malattia che divenne sempre più manifesta.

In conclusione, per poter ammirare ed approfondire sulle opere del genio di Vincent Van Gogh vi consiglio di visitare la mostra a Roma presso Palazzo Bonaparte.

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