martedì, 23 Aprile, 2024
Società

Premio Giustolisi, ecco i vincitori

Si terrà lunedì 10 febbraio nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, a partire dalle ore 15, la cerimonia di premiazione dell’edizione 2019 del premio “Franco Giustolisi”. Il riconoscimento, giunto alla sua V edizione, rende omaggio alla memoria di uno dei più importanti giornalisti d’inchiesta del nostro Paese.

Fin dalla sua istituzione la manifestazione ha toccato alcuni luoghi teatro di stragi nazifasciste tra il 1943 e il 1945, oggetto delle ricerche del Maestro.

Il 10 febbraio saranno premiati: Federica Iezzi del Manifesto, per l’inchiesta su immigrazione da Somalia ai Balcani (premio Franco Giustolisi “Giustizia e verità”, ex aequo); Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, per “Sulle orme di Padre Dall’Oglio” (sezione “Carta e video”, ex aequo); Giulio Mola del Quotidiano nazionale, per l’inchiesta “Sport malato” (menzione speciale); Valerio Cataldi, autore per Rai3-Tg3 di “Narcotica” (premio speciale “Franco Giustolisi – Fuori dall’armadio”). E ancora: premio letterario a Paolo Berizzi per “Nazitalia” (Baldini e Castoldi); menzioni speciali a Benedetta Tobagi per “Piazza Fontana” (Einaudi) e Francesca Mannocchi per “Io Khaled vendo uomini e sono innocente” (Einaudi).

Il Premio speciale della giuria è stato vinto dalla redazione di “Report” per il complesso delle inchieste trasmesse. Premio alla memoria a Vittorio Nisticò e al giornale “l’Ora” con il libro “l’Ora edizione straordinaria”, Editore Regione siciliana. Premio radiofonia a Roberto Festa (Radio Popolare), “Diario americano”, menzione speciale.

Franco Giustolisi, scomparso nel 2014 all’età di 89 anni, si è occupato dei temi più importanti della storia civile italiana per oltre 50 anni: dal banditismo sardo ai sequestri in Calabria, dal caso Mattei allo scandalo del Banco Ambrosiano, dalle stragi di mafia alla P2, dal terrorismo alla mala sanità, alla scuola, all’abusivismo edilizio. Fino a pubblicare “L’Armadio della Vergogna” sugli occultamenti da parte della magistratura militare e della politica dei fascicoli (migliaia e migliaia di pagine) sulle stragi nazifasciste in Italia rimaste senza colpevoli. Da allora ha condotto una battaglia indefessa per far luce sull’occultamento, spesso solo contro tutti. Franco Giustolisi è stato uno dei più grandi rappresentanti di un giornalismo d’inchiesta che ha sempre mirato alla conoscenza della verità, rappresentando ai massimi livelli il modo di concepire la professione come una missione per la verità e la giustizia.

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