Una denuncia per cattiva condotta è stata presentata contro un giudice federale, in California, dopo che la figlia tredicenne di un imputato è stata ammanettata in tribunale mentre piangeva. Il giudice distrettuale degli Stati Uniti, Roger Benitez, di San Diego, stava conducendo un’udienza per revocare il rilascio di un imputato che stava finendo una pena detentiva per accuse di droga.
L’imputato stava cercando di lasciare la città per tenere sua figlia lontana da persone che avrebbero potuta condurla sulla sua stessa strada. “Hai le manette?” Benitez, un alto giudice, ha chiesto a un maresciallo degli Stati Uniti, secondo i documenti del tribunale. Benitez, dopo aver chiesto le manette ad un agente del Tribunale, ha ordinato alla tredicenne di lasciare l’area riservata al pubblico e di avvicinarsi alla parte anteriore dell’aula per stare accanto all’avvocato del padre. A quel punto, il Giudice ha ordinato al’agente di ammanettarle le mani dietro la schiena, pregandola di sedersi in un palco della giuria per alcuni minuti.
La tredicenne piangeva continuamente. Benitez l’ha rilasciata e, togliendole le manette, le ha detto che era una “signorina molto carina” ma che se non fosse rimasta lontana dalla droga, sarebbe “finita in manette” e sarebbe stata “proprio là dove era stata messa” un minuto prima. L’incidente ha scatenato l’inchiesta da parte del giudice capo del distretto meridionale della California, Dana Sabraw, che ha contattato la 9th Circuit Court superiore. Il giudice capo del 9° Circuito, Mary Murguia, ha emesso un ordine martedì confermando l’indagine e affermando di aver “identificato una denuncia di cattiva condotta contro il giudice Benitez”. Benitez non ha ancora commentato. Mayra Lopez, che ha rappresentato l’imputato, ha dichiarato nella sua dichiarazione in tribunale che era la prima volta che la figlia dell’uomo aveva assistito alle sue udienze e che le azioni di Benitez sono state “psicologicamente dannose e dannose”.
