venerdì, 29 Marzo, 2024
Esteri

Il Texas vieta a cinesi, russi, iraniani e coreani l’acquisto di immobili nello Stato

Il disegno di legge SB 147, presentato al Senato del Texas, alla fine di dicembre, è ancora al centro di polemiche. Il ddl renderebbe illegale, per i cittadini cinesi, l’acquisto di qualsiasi proprietà in Texas, comprese le case.

A centinaia, sono scesi in piazza in tutto lo Stato, supplicando i funzionari di sopprimere questo atto legislativo che, temono, possa minacciare il loro futuro. Il disegno di legge, presentato dal senatore di stato, Lois Kolkhorst, repubblicano, riguarda anche i cittadini della Corea del Nord, dell’Iran e della Russia. Non delinea alcuna eccezione per residenti permanenti legali, titolari di visto o doppia cittadinanza.

La Kolkhorst si è limitata ad affermare che si tratta di un tentativo per salvaguardare il popolo texano.
“Il crescente acquisto di proprietà terriere nel Texas, da parte di alcune entità straniere, è molto inquietante – ha affermato la senatrice – Se un americano provasse ad acquistare un terreno vicino a una base militare cinese, in Cina, cosa gli accadrebbe? L’approvazione di questa legge offre alcune garanzie di base per garantire che i texani mantengano il controllo della terra dello Stato.

I residenti asiatici affermano che la legislazione utilizza la sicurezza nazionale come pretesto per prenderli ulteriormente di mira. “La nostra paura – afferma una attivista cinese dell’Asian American Leadership Council – è questa: “Ho appena ricevuto la carta verde. Non posso però avere nulla di mia proprietà. Come vivrò qui? L’affitto non è grande quanto la libertà di possedere la propria casa. È il sogno di tutti in tutto il mondo”.

L’Asian American Leadership Council, si è costituito proprio per respingere il disegno di legge e deve la sua popolarità al popolare social network cinese WeChat, raggiungendo in pochi giorni, centinaia di cittadini sostenitori della causa, tra cui anche molte voci di spicco in Texas.

Oltre a diffondere la consapevolezza del disegno di legge, l’Asian American Leadership Council incoraggia i residenti a scrivere ed a chiamare i legislatori.

Il 29 gennaio scorso, in centinaia hanno marciato attraverso Austin e Dallas per protestare contro il ddl. Da allora, il movimento è cresciuto. La scorsa settimana circa 1.000 texani hanno tenuto una manifestazione a Houston inneggiando cartelli con le scritte “Stop all’odio asiatico” e “Stop all’esclusione cinese”

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