giovedì, 28 Marzo, 2024
Regioni

Calabria: Piantedosi firma protocollo per migliorare gestione dei Beni confiscati

Migliorare la gestione e fruizione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta per garantire più rapidità a livello burocratico. È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dalla Regione Calabria e dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati, nella sede della Prefettura di Catanzaro   “Il protocollo ha una componente di solennizzazione di una collaborazione istituzionale che già esisteva. Avere buone performance di destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali e del loro utilizzo proficuo è un tema molto intrigante per il governo, perché significa accompagnare la grande capacità delle forze di polizia ad aggredire i patrimoni criminali al valore di ridestinarli a fini sociali e ad utilizzi appropriati. La legge prevede come priorità assoluta che l’assegnazione sia finalizzata a scopi sociali ma, nei fatti, c’è molta difficoltà per i Comuni nel ristrutturarli e nell’orientare il loro utilizzo, talvolta per l’esiguità di risorse, a volte per l’incapacità a individuare e progettare”, ha detto Piantedosi.

“Oggi abbiamo inaugurato la nuova bellissima sede del centro operativo della Dia di Catanzaro in un bene confiscato alla criminalità organizzata. È importante perché quando nacque questa attività, dicemmo che pagheremo e sosterremo le risorse logistiche delle forze di polizia destinando al sistema della sicurezza e della giustizia il patrimonio confiscato alle organizzazioni criminali. È importante il ruolo della Regione, così come l’intermediazione tra l’azione dell’Agenzia, molto proficua e capillare, e i sindaci dei Comuni, che spesso incontrano difficoltà. Il governo ha approvato da poco una norma che prevede un’agevolazione dei Comuni nell’assunzione dei segretari comunali e su altre figure professionali, affinché i Comuni, soprattutto i piccoli, che pure hanno tante difficoltà in territori come questi, possano seguire questi processi con professionalità” ha spiegato Piantedosi.

La sigla del protocollo ha fatto seguito ad una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Catanzaro. “Un incontro molto proficuo perché ci ha consentito di ascoltare i problemi esistenti in un contesto come questo caratterizzato dai temi storici in tema di contrasto alla criminalità organizzata, e qui ringrazio il procuratore generale e il procuratore Gratteri. Mi rendo conto che i problemi di contrasto alla criminalità organizzata che si affrontano qui non possono avere soluzioni che si limitano al contesto territoriale locale, catanzarese e regionale. Sappiamo che le consorterie che agiscono partendo dalla Calabria hanno una connotazione addirittura transnazionale; quindi, è stato molto importante l’ascolto di alcune visioni che ci sono state offerte, tali da poter supportare iniziative che assumeremo di carattere ordinamentale e di risorse a livello nazionale” ha aggiunto il ministro.

“Ci è stata fatta una forte invocazione di supportare sempre con risorse di personale e logistiche adeguate i reparti che sono a supporto dell’autorità giudiziaria di questo territorio e abbiamo dato rassicurazioni. In tema di personale prevediamo, nel saldo tra coloro che entrano e coloro che escano, di rinforzare gli organici di almeno una trentina di unità”, ha concluso. Al comitato hanno partecipato, inoltre, il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, il prefetto Enrico Ricci, il capo della Polizia di Stato Lamberto Giannini, il direttore dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati Bruno Corda e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine.

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