lunedì, 16 Dicembre, 2024
Europa

Pil: nell’area euro crescita a ritmi moderati

Nell’area euro prosegue la diversa fase ciclica tra i settori della manifattura e dei servizi: al calo della produzione industriale è corrisposta una maggiore vivacità dei servizi. Tuttavia, negli ultimi mesi, la fiducia delle imprese industriali sembra indicare una fase di sostanziale stazionarietà. In questo quadro, la crescita economica dell’area Euro è prevista mantenersi su ritmi moderati, con un incremento costante del Pil pari allo 0,3% per ciascun trimestre nell’orizzonte di previsione. È quanto emerge dall’Eurozone Economic Outlook realizzato da Ifo, Istat e Kof.

I consumi privati continuerebbero a sostenere la crescita, sostenuti dalle condizioni favorevoli del mercato del lavoro mentre la produzione industriale e gli investimenti dovrebbero mantenere un andamento negativo nel quarto trimestre del 2019 per poi riprendere con intensità contenute. L’inflazione annuale rimane bassa nel 2019, con una moderata accelerazione nella prima metà del 2020.

I principali rischi per lo scenario di previsione sono legati alle tensioni tra Stati Uniti e Iran, mentre le tensioni sulla Brexit e sui contrasti commerciali tra Stati Uniti e Cina sono leggermente diminuiti.

Nel terzo trimestre il Pil dell’area euro è aumentato in misura contenuta (+0,2% come nel secondo trimestre) sostenuto dalla spesa per consumi privati mentre il contributo delle esportazioni nette è stato leggermente negativo, condizionato dalla debolezza delle esportazioni. La produzione industriale ha continuato a diminuire proseguendo la fase di debolezza avviatasi a inizio 2018. Il rallentamento dell’economia cinese e la debolezza nel settore automobilistico europeo hanno pesato soprattutto sui produttori di beni strumentali e di beni intermedi influendo in modo particolarmente rilevante sull’economia tedesca, che in T3 ha mostrato un marginale aumento (+0,1%) che segue il calo segnato nel secondo trimestre (-0,2%). Francia e Spagna, che hanno una quota maggiore di servizi e produzione di beni di consumo, hanno registrato performance migliori, mentre l’economia italiana ha continuato a migliorare in misura contenuta (+0,1% nel secondo e terzo trimestre). (Italpress)

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