sabato, 20 Aprile, 2024
Economia

46.9 mld per 33.9 mln di italiani. Al fisco andranno 11.4 mld

Scocca l’ora delle tredicesime. Gli scaglioni per la riscossione sono già avvisati: i pensionati cominceranno a riscuoterla giovedì prossimo. Dipendenti pubblici e quelli privati, invece, entro le prossime tre o quattro settimane. Quest’anno l’ammontare complessivo toccherà i 46,9 miliardi di euro, di cui 11,4 verranno “assorbiti” dal fisco. I destinatari sono 33,9 milioni di italiani: 16,1 milioni di pensionati e 17,8 milioni di lavoratori dipendenti.

Bollette, mutui e regali

A elencare le cifre e dove i soldi saranno spesi è l’Ufficio studi della società di analisi socio economiche, Cgia di Mestre, che ha già sviluppato i primi conti. “In complesso, i beneficiari incasseranno un ammontare lordo pari a 46,9 miliardi di euro”, spiega l’Ufficio studio, “Se a questo importo sottraiamo gli 11,4 miliardi di ritenute Irpef che finiranno nelle casse dell’erario, nelle tasche degli italiani rimarranno 35,5 miliardi netti.

Probabilmente una buona parte di questa mensilità aggiuntiva sarà spesa nel mese di dicembre per pagare, in particolar modo, le bollette di luce e gas, la rata del mutuo, il saldo dell’Imu della seconda abitazione, ma è altrettanto auspicabile che la rimanente parte venga utilizzata per rilanciare i consumi natalizi”.

Piccole imprese in ansia

Sui consumi le attese di buona parte delle Associazioni di categoria sono positive ma l’ansia tra inflazione e ulteriori colpi di scena negativi, resta. La “voce” consumi infatti ha un impatto enorme su molti settori , ed ha una incidenza significativa sul bilancio annuale di molti artigiani e di altrettanti piccoli commercianti.

I consumi tra mille offerte

Il primo importante tassello sono gli acquisti natalizi per i quali sono previsti 9,5 miliardi di euro.

L’Ufficio studi della Cgia stima che la spesa per i regali natalizi di quest’anno dovrebbe toccare almeno la stessa soglia registrata l’anno scorso, quando sfiorò i 9,5 miliardi di euro. Niente a che vedere, tuttavia, con quanto spendevamo prima della grande crisi del 2008-2009, quando per i regali natalizi gli italiani facevano acquisti per 18/19 miliardi di euro. “La contrazione registrata in questi ultimi anni in parte è anche ascrivibile al fatto che molti italiani anticipano a novembre l’acquisto dei regali, approfittando del “black friday””, fa presente il Centro studi.

Non tutti brindano

Il dimezzamento degli acquisti segna un pesante punto a sfavore delle piccole realtà commerciali.

“A pagare il conto sono stati soprattutto i negozi di vicinato”, puntualizza la Cgia, “mentre gli outlet e, almeno in parte, la grande distribuzione organizzata sono riusciti ad ammortizzare il colpo”. La società mestrina a sostegno delle piccole imprese spera che “anche grazie alle tredicesime, in questo ultimo mese dell’anno si torni a spendere intelligentemente, ridando così fiato alla domanda interna che, purtroppo, è destinata a contrarsi”.

I regali più diffusi, digitali al top

Tendenzialmente anche quest’anno i generi alimentari dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più gettonato dagli italiani. Poi la corsa prevede l’acquisto di giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento/scarpe e gli articoli per la cura della persona. “Non c’è alcun dubbio”, evidenzia la Cgia, “che i cosiddetti regali “digitali” subiranno una decisa impennata: potendo essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici, sicuramente subiranno un ulteriore aumento. In particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e buoni regalo per acquistare online”.

Regioni con più tredicesime

Lombardia, Lazio e Veneto sono le regione con il più alto numero di percettori di tredicesime.

“A livello geografico la regione che presenta il più alto numero di beneficiari della tredicesima mensilità è la Lombardia: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone interessate saranno quasi 6,2 milioni”, calcola l’Ufficio studi. Seguono i 3,25 milioni di percettori presenti nel Lazio e i 2,98 milioni residenti in Veneto. Appena fuori dal podio scorgiamo i 2,82 milioni di abitanti in Emilia Romagna e i 2,58 del Piemonte. La regione meno interessata, anche perché demograficamente la più piccola d’Italia, è la Valle d’Aosta. I cittadini valdostani che riceveranno questa gratifica ammontano a quasi 79 mila

Sorpresa 14esima per 8 milioni

Metà dipendenti ricevono inoltre anche la 14esima. “Va ricordato”, spiega la società di analisi socio economiche, “che per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, tutti i Contratti collettivi nazionali di lavori, prevedono, per legge, la tredicesima mensilità”, ma c’è una stima dell’Ufficio studi della Cgia, che ricorda come ci siano “tra i 7,5 e gli 8 milioni i lavoratori dipendenti del settore privato che beneficiano anche della 14esima pari a poco più della metà dei dipendenti privati totali”. I principali contratti nazionali di lavoro che prevedono la 14esima mensilità aggiuntiva sono l’agricoltura, l’alimentare, l’autotrasporto, il commercio/turismo/ristorazione e il comparto pulizia/multiservizi. Soldi che però tradizionalmente sono erogati a luglio.

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