giovedì, 25 Aprile, 2024
Energia

Pichetto, gas vettore di transizione per l’Italia

La sfida dell’attuale Governo è operare con azioni immediate per non affrontare procedure che possono durare anni e per raggiungere questo obiettivo è necessario mantenere un rapporto costante tra la valutazione ambientale ed economica e il contesto sociale. Lo ha il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, intervenendo in collegamento video agli Stati generali della green economy, nell’ambito della fiera Ecomondo-Key Energy a Rimini.

“Ambiente ed energia sono un binomio inscindibile: la madre di tutte le sfide globali è il superamento dell’utilizzo dei combustibili fossili, come stiamo vedendo alla Cop27 di Sharm el Sheikh. Non facciamo nessun passo di lato sugli obiettivi climatici, ma una valutazione strategica a fianco di famiglie e imprese. La crisi energetica dei Paesi occidentali c’è e deve essere un acceleratore verso un’energia diversa”, ha detto Pichetto.

“Il gas è oggi il nostro vettore di transizione. Serve ad andare verso un domani basato fondamentalmente sulle rinnovabili: sul sole, sul vento e sull’uso razionale dell’acqua. Sarà fondamentale – ha proseguito Pichetto – per il prossimo inverno avere i due rigassificatori, quello di Ravenna stabile e quello di Piombino per un massimo di tre anni, perché agli italiani non venga a mancare il gas, l’energia per le imprese e la luce per le famiglie. L’Italia ha preso la transizione ecologica sul serio, a partire dall’economia circolare. Siamo tra i Paesi più sostenibili e abbiamo una leadership da affermare, sostenere e ampliare”, ha proseguito Pichetto.

Riferendosi poi al regolamento europeo sugli imballaggi, il ministro ha aggiunto che “l’Italia non può accettarlo: siamo pronti a discutere sulle modalità, ma il nostro è un modello vincente e lo dobbiamo perseguire”. “Noi dobbiamo aiutare a cambiare pelle al sistema produttivo: ciò significa anche accompagnare in una trasformazione moderna i settori che hanno futuro. Il nostro faro è raggiungere più in fretta possibile ciò che vogliono le imprese italiane che sviluppano più sensibilità verso la green economy. Clima, acqua, tutela del suolo e beni ambientali devono essere il nostro marchio di sviluppo economico, l’occasione per fare un passo avanti, cogliendo tutte le opportunità di questo cambiamento”.

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