Con il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, sono stati stabili i nuovi criteri e le nuove percentuali di riparto del nuovo Fondo per la mobilità sostenibile istituito con la Legge di Bilancio, pari a due miliardi per il periodo 2023-2034. “Il Fondo, destinato a sostenere la transizione ecologica del settore dei trasporti, finanzierà il rinnovo degli autobus in senso ecologico, l’acquisto di treni a idrogeno, la realizzazione di piste ciclabili, lo sviluppo dell’intermodalità nel trasporto delle merci, l’adozione di carburanti alternativi per navi e aerei, la trasformazione degli aeroporti, il rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto.
Un miliardo è destinato a migliorare la sostenibilità della mobilità urbana e ridurre le emissioni inquinanti in 44 Comuni e aree metropolitane con più di 100.000 abitanti” ha detto Giovannini. “L’istituzione nel bilancio del Mims del Fondo per la mobilità sostenibile rafforza l’indirizzo politico che ha portato al cambio di nome del ministero e conferma la volontà del governo di accelerare la transizione ecologica e perseguire con determinazione gli obiettivi di decarbonizzazione del settore dei trasporti”, ha spiegato il ministro.
“Le risorse del Fondo, che mi auguro possa essere potenziato, si aggiungono a quelle del PNRR e del Piano Nazionale Complementare, oltre che ai fondi ordinari del ministero, e vanno ad attuare misure anticipate nel Rapporto “Decarbonizzare i trasport”’, pubblicato dal Mims ad aprile scorso”, ha aggiunto. Nel dettaglio, un miliardo di euro pari al 50% del Fondo, viene assegnato a interventi sulla mobilità urbana nelle Città metropolitane e nei Comuni con più di 100.000 abitanti, tra i quali: l’acquisto di veicoli elettrici per il trasporto pubblico locale e la realizzazione delle infrastrutture per la ricarica, interventi di pedonalizzazione di aree urbane e per agevolare la mobilità ciclistica, la realizzazione di infrastrutture digitali per la gestione e il monitoraggio dei flussi di traffico.
Trecento milioni, pari al 15% del Fondo, sono attribuiti a interventi finalizzati all’abbattimento delle emissioni nel trasporto stradale extraurbano, attraverso la realizzazione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici all’interno della rete stradale SNIT non a pedaggio e l’acquisto di mezzi pesanti a zero emissioni.