giovedì, 28 Marzo, 2024
Esteri

Il riavvicinamento Turchia-Egitto continua gradualmente

Il processo di normalizzazione dei rapporti tra Turchia ed Egitto prosegue a un ritmo graduale.
Le discussioni si svolgono a livello di intelligence e le lungaggini del processo nel tempo non significa che non stia procedendo positivamente. La Turchia, fanno notare ad Ankara, porta avanti processi di normalizzazione senza infrangere la sua posizione per la pace e la stabilità nella sua regione e nel quadro del diritto internazionale. Nella normalizzazione con l’Egitto, che procede più lentamente di Israele, Emirati Arabi Uniti (Emirati Arabi Uniti) e Armenia, dopo gli incontri tra i servizi di intelligence sono stati stabiliti contatti a livello dei viceministro degli esteri. Infine, si è appreso che i negoziati sulla cooperazione economica e sul commercio si sono svolti a livello di direttori generali. Si sono svolti colloqui sul commercio estero con l’Egitto, che sta attraversando un periodo di crisi economica. Dopo una pausa di otto anni, la delegazione egiziana è giunta ad Ankara quattro mesi dopo la visita di due giorni della delegazione turca guidata dal viceministro degli Esteri Sedat Önal al Cairo, nel maggio dello scorso anno, e si sono tenute riunioni consultive.

Sebbene siano stati compiuti passi concreti nei processi di normalizzazione avviati molto tempo dopo il contatto con l’Egitto, si sottolinea che la diffusione di questo processo con l’Egitto non significa che il processo non proceda in una direzione positiva. Ankara afferma di avere la volontà di accelerare il processo e afferma che il motivo della lentezza del processo è che si concentra sulla politica interna del Cairo. In Turchia, infatti, è diffusa l’opinione secondo la quale, le relazioni positive tra i due paesi sono importanti per il Mediterraneo orientale, la questione palestinese, l’Africa e il mondo arabo. Per quanto riguarda le relazioni con l’Egitto, Erdogan ha affermato il mese scorso che la Turchia, continua i suoi contatti con il Cairo a livello di ministri. “Speriamo di poter compiere questo passo al più alto livello nel miglior modo possibile perché il popolo egiziano è nostro fratello. Non è possibile che ci offendiamo con il popolo egiziano”, ha affermato.

Il 7 maggio 2021 Erdogan ha annunciato l’inizio di una nuova fase nelle relazioni con l’Egitto, sottolineando che i colloqui continueranno, si svilupperanno e si amplieranno. Egitto e Turchia, non hanno relazioni diplomatiche dal 2013, quando i rapporti sono peggiorati in seguito alla destituzione del presidente egiziano Mohamed Morsi da parte del capo militare Abdel Fattah al-Sisi, ora presidente del Paese. I legami Turchia -Egitto sono continuati a livello di incaricato d’affari dal 2013. Durante questo periodo si sono tenuti in varie occasioni brevi incontri tra i ministri degli esteri dei due paesi. Di recente, tuttavia, da entrambi i paesi sono giunti segnali di una possibile riconciliazione, in particolare a causa delle mutevoli dinamiche nel Mediterraneo orientale e della crisi Turchia-Grecia sulle risorse energetiche della regione. Nel frattempo, l’Ambasciata turca al Cairo e il consolato ad Alessandria, nonché l’Ambasciata egiziana ad Ankara e il consolato ad Istanbul, hanno proseguito le consuete attività. La Turchia , riferisce anche la stampa locale, si è impegnata in uno sforzo per ricucire i suoi logori legami con le potenze regionali, tra cui Egitto e Arabia Saudita. Erdogan ha ribadito che la Turchia spera di massimizzare la sua cooperazione con l’Egitto e le nazioni del Golfo “su una base vantaggiosa per tutti”, in un momento in cui Ankara ha intensificato la diplomazia per ricucire i suoi pesanti legami con il Cairo e alcune nazioni arabe del Golfo dopo anni di tensioni. (ITALPRESS).

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