sabato, 27 Aprile, 2024
Parco&Lucro

Mercati imprevedibili? Prudenza e niente panico

L’inflazione come la crescita dei prezzi dei beni di consumo si verifica quando  troppi soldi inseguono troppo pochi beni. Nell’attuale caso a tale fenomeno hanno fatto da detonatore i due anni di pandemia  cui è seguita una forte ripresa della domanda; le  interruzioni della catene di approvvigionamento aggravate dall’invasione russa dell’Ucraina hanno fatto il resto, facendo schizzare alle stelle i prezzi di energia e alimentari. In uno scenario con un’inflazione in crescita, la Banca centrale di un Paese come reagisce? Alzando i tassi d’interesse, ossia aumenta il costo del denaro per scoraggiare l’accesso al credito; in questo modo comincia a circolare meno valuta e, inevitabilmente, l’inflazione tende a diminuire. In definitiva, gli aumenti dei tassi di interesse agiscono per rallentare la spesa e incoraggiare il risparmio. Questo motiva le aziende ad aumentare i prezzi a un ritmo più lento, oa prezzi più bassi, per stimolare la domanda.

Ma se sui tassi e indirettamente sull’inflazione possono operare le banche Centrali, come si può agire invece sui propri risparmi?

Paul D. Kaplan: cosa insegnano 150 anni di storia

Da dicembre 2021 a metà giugno, il mercato azionario statunitense è sceso di circa il 20% in termini reali.

Paul D. Kaplan, direttore della ricerca di Morningstar, in un interessantissimo e recente studio ha identificato sei tendenze quando si verificano grandi cali del mercato azionario:

  1.  Di tanto in tanto, i mercati azionari attraversano lunghi e profondi periodi di ribasso.
  2. Dopo un forte ribasso, è difficile prevedere quanto tempo ci vorrà perché i mercati azionari si riprendano.
  3. Nel lunghissimo periodo, i mercati azionari sono stati molto generosi con gli investitori in grado di superare lunghi periodi di ribasso.
  4. Durante i periodi di rapido e profondo ribasso, gli investitori dovrebbero evitare il panic selling.
  5. La curva a campana standard (bell curve, o distribuzione normale) è un modello inadeguato dei rendimenti del mercato azionario. È necessario un modello in grado di cogliere i rischi estremi del mercato azionario (le sue “code grasse”).
  6. A volte il mercato e l’economia si muovono in direzioni opposte.

Kaplan utilizza un grafico estremamente esemplificativo, che utilizza i rendimenti mensili reali del mercato azionario statunitense a partire dal gennaio 1886 e i rendimenti annuali nel periodo 1871-85:

Come si può vedere nel grafico qui sopra, i 152 anni di rendimenti dei listini statunitensi sono costellati di mercati orso (per convenzione l’autore chiama mercato Orso i cali dal 20% in su). Tutte le volte, però, il mercato si è poi ripreso e ha raggiunto nuovi massimi, come nel 2020 quando, dopo un calo del 20% (in termini reali) da dicembre 2019 a marzo 2020, il mercato azionario statunitense si è ripreso completamente in soli quattro mesi e a luglio era tornato ai livelli precedenti al crollo, per poi salire ancora.

Questa ripresa è la prova della seconda lezione sui ribassi dei mercati azionari: non si può mai prevedere la velocità della ripresa.

Il fattore tempo e il premio per il rischio

L’investitore che è rimasto sul mercato durante questi ribassi estremi è stato finora ben ricompensato: 1 dollaro investito alla fine del 1870 è cresciuto a 20.514 dollari in termini reali alla fine di maggio 2022. Si tratta di un tasso di rendimento annuo reale del 6,8%.

Pensate a quando il mercato ha toccato il fondo nel febbraio 2009. Da allora fino al maggio 2022, il mercato è cresciuto del 424%. Anche dopo l’ulteriore calo verificatosi nella prima parte di giugno 2022, che ha fatto precipitare Wall Street nella fase orso, il mercato è in rialzo del 409% dal febbraio 2009.

La diversificazione il vero antidoto contro le crisi

Quando crolla il mercato, non sappiamo quanto durerà e quali dimensioni assumerà, per cui è facile farsi prendere dal panico e liquidare le proprie posizioni azionarie, ma le crisi dimostrano l’imprevedibilità dei mercati. Tutti i crolli sono diversi per gravità e durata e non è facile individuare il picco o il punto minimo. Un portafoglio ben diversificato che si adatti al proprio orizzonte temporale e alla propria tolleranza al rischio risulta essere per Kaplan e per la storia sin qui analizzata, il migliore antidoto alle crisi periodiche dei mercati.

Conoscere e comprendere la storia può aiutare gli investitori a superare l’attuale crisi e tutte quelle a venire. Se questa è come tutte quelle degli oltre 150 anni precedenti analizzate dallo studioso, gli investitori saranno abbondantemente ricompensati.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Assegno unico. Famiglie siano al centro della ripresa

Anna La Rosa

Muti a piedi

Maria Sole Sanasi d'Arpe

Trovata la prova diretta della riduzione della calotta glaciale dell’Antartide. Sui rischi futuri si indaga

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.