venerdì, 26 Aprile, 2024
Salute

Rischi ambientali: nasce il sistema della prevenzione della salute

È previsto 1 Dipartimento di Prevenzione ogni 500.000 abitanti dal Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale pubblicato a fine giugno scorso, di contro a quanto prevedeva la normativa istitutiva delle ASL che fissava il limite di 1 solo Dipartimento per ciascuna ASL.

Si tratta di una innovazione legata alla recentissima introduzione nel sistema sanitario del Paese di un nuovo organismo SNPS Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici, allo “scopo di migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto proprio dal Servizio sanitario nazionale per la prevenzione, il controllo e la cura delle malattie acute e croniche, trasmissibili e non trasmissibili, associate a rischi ambientali e climatici”.

Sparisce in tal modo la logica di approccio integrato “one health” nella ulteriore evoluzione “planetary health” e tramite, si legge nel decreto istitutivo, “l’adeguata interazione con il Sistema Nazionale a rete per la Protezione Ambientale (SNPA)”.

In particolare al SNPS sono affidate le seguenti funzioni:

a) identifica e valuta le problematiche sanitarie associate a rischi ambientali e climatici, per contribuire alla definizione e all’implementazione di politiche di prevenzione attraverso l’integrazione con altri settori;

b) favorisce l’inclusione della salute nei processi decisionali che coinvolgono altri settori, anche attraverso attività di comunicazione istituzionale e formazione;

c) concorre, per i profili di competenza, alla definizione e all’implementazione degli atti di programmazione in materia di prevenzione e dei livelli essenziali di assistenza associati a priorità di prevenzione primaria, assicurando la coerenza con le azioni in materia di livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (LEPTA), di cui all’articolo 9 della legge 28 giugno 2016, n. 132;

d) concorre alla individuazione e allo sviluppo di criteri, metodi e sistemi di monitoraggio integrati, anche avvalendosi di sistemi informativi funzionali all’acquisizione, all’analisi, all’integrazione e all’interpretazione di modelli e dati;

e) assicura il supporto alle autorità competenti nel settore ambientale per l’implementazione della Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) nell’ambito della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

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