È stato lanciato il test immunologico Elecsys HCV Duo nei Paesi che accettano la marcatura CE IVD del Regolamento UE. La sua disponibilità sul mercato italiano avverrà a partire da settembre 2022. Elecsys e costituirà il primo test immunologico che consente la determinazione simultanea e indipendente dell’antigene e degli anticorpi del virus dell’epatite C (HCV) a partire da un singolo campione di plasma o siero.
Il test può essere utilizzato per rilevare la fase iniziale dell’infezione, nelle fasi successive o in presenza di segni di un’infezione cronica che può portare ad altre patologie, come il tumore al fegato. Utilizzando la doppia rilevazione dell’antigene core dell’HCV e degli anticorpi contro il virus, questo test consente una diagnosi significativamente precoce dell’infezione da virus dell’epatite C rispetto all’utilizzo di test che rilevano unicamente gli anticorpi.
L’antigene core, infatti, si presenta anticipatamente nel corso dell’infezione ed è un marker che segnala una replicazione virale in atto. Questo test può quindi favorire un intervento tempestivo sui pazienti, e portare alla riduzione del numero di ulteriori prelievi e test aggiuntivi, alleviando parte del carico sui sistemi sanitari.
“Una migliore capacità di screening dell’epatite dà ai sistemi sanitari uno strumento importante per l’eliminazione della malattia, attraverso migliori servizi di prevenzione, diagnosi e trattamento”, ha commentato Thomas Schinecker, CEO di Roche Diagnostics. “L’aggiunta del test Elecsys HCV Duo al nostro portfolio di test per l’HCV può supportare la lotta all’eradicazione dell’epatite C e conferma il nostro impegno nei confronti di medici e pazienti per ridurre l’impatto delle malattie infettive”.
Nel 2019, 58 milioni di persone convivevano con l’infezione cronica da HCV, ma solo il 21% ne era a conoscenza1. 290.000 i decessi per cause legate all’epatite C, come cirrosi e tumore al fegato, più di quelli dovuti all’HIV o alla malaria. Sebbene non sia disponibile un vaccino per l’HCV, esiste un trattamento efficace con antivirali che può portare ad una cura nel 98% dei pazienti1.
Un maggior uso e accesso a soluzioni diagnostiche innovative è un elemento fondamentale per ridurre l’impatto del virus, nonché per consentire una migliore gestione della malattia per i pazienti positivi all’HCV3. Attraverso la diagnosi precoce è possibile fornire tempestivamente ai pazienti cure adeguate, contrastare la progressione della malattia nonché la sua trasmissione e, potenzialmente, ridurre i costi sanitari non necessari: condizioni necessarie per l’eradicazione dell’epatite C