venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

34 milioni di italiani in vacanza ma pesano i rincari

Oltre 34 milioni di italiani hanno trascorso o trascorreranno una vacanza in occasione del periodo estivo ma gli spostamenti verso le destinazioni prescelte, saranno caratterizzati dalle programmate “auto restrizioni” che i vacanzieri si imporranno a causa dei rincari.

Gli italiani, infatti, si limiteranno ad aperitivi e drink e si andrà meno a far pranzi e cene al ristorante privilegiando le tradizionali serate casalinghe con amici.  il periodo medio di vacanza per i viaggiatori sarà dalle 4 alle 7 notti mentre la spesa media complessiva per il periodo estivo si attesta sui 946 euro a persona.

“Siamo di fronte ad una ripartenza forte, oserei dire violenta” afferma il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, a commento dei risultati dell’indagine previsionale sul movimento turistico degli italiani per questa estate 2022, realizzata con il supporto di ACS Marketing Solutions. “I dati ci confermano che gli italiani hanno riscoperto l’Italia, che si entusiasmano a programmare la vacanza nel proprio paese. E ci rivelano anche che l’albergo è in pole position tra le soluzioni scelte in merito ai pernottamenti. Credo davvero che la nostra categoria possa essere fiera di questo”.

“I due anni infernali della pandemia – procede Bocca – hanno rafforzato e perfezionato tutti i nostri dispositivi di sicurezza. Ci siamo concentrati nel tutelare al meglio i nostri turisti e i nostri collaboratori dal pericolo dei contagi da covid19. In un momento in cui ci viene detto che la curva è in risalita, è essenziale sentirsi al sicuro. Abbiamo ormai sperimentato protocolli vincenti che non penso si abbandoneranno più. Ciò genera quella fiducia cui noi lavoriamo costantemente”.

Ancora una volta la meta preferita sarà il mare cui fanno seguito la montagna e le città d’arte. Anche tra coloro che hanno puntato su destinazioni estere le località marine hanno avuto maggior riscontro. L’atteggiamento resta comunque quello di un mare di “prossimità”, che sia vicino all’Italia.

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha avuto notevole peso sull’orientamento della scelta dei nostri connazionali di fronte al panorama delle destinazioni. Ciò è confermato dal fatto che solo il 17,3% dei vacanzieri non si è fatto condizionare dalla guerra nel decidere la meta. C’è però una percentuale non trascurabile di italiani che resterà a casa per motivi economici.

“Fa male constatare che il 43% dei nostri concittadini abbia dovuto decidere di restare a casa per difficoltà finanziarie – conclude Bocca – Sappiamo che il Paese è pronto per dare il meglio di sé turisticamente parlando, siamo pervasi da quella energia positiva che si muove nel comparto in occasione di questa estate di ripartenza. Proprio in un contesto così favorevole c’è invece da considerare la difficoltà di chi, più di altri, è stato letteralmente abbattuto dai rincari”.

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