mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Cartelle. Fino a 120 mila rateizzate in 6 anni

Il via libera arriverà entro il 16 luglio ma la decisione è presa. Chi è in ritardo con i pagamenti verso l’Agenzia delle entrate e riscossioni potrà rateizzare il debito fino al massimo importo di 120 mila euro. Il doppio di quanto ora è consentito. Inoltre si allungano i tempi per il pagamenti, perché si avranno a disposizione sei anni e 72 rate, con un ulteriore aiuto per chi è in difficoltà. Si potranno saltare fino a otto rate.

In Commissione Finanze

La maxi rateizzazione della Cartella esattoriale avrà la procedura semplificata per portare da cinque a otto il numero di rate non pagate sopra le quali scatta la sospensione dal piano di rateazione. Come detto sono due novità contenute negli emendamenti presentati nelle commissioni Finanze e Bilancio della Camera nell’ambito della legge di conversione del decreto Aiuti. Due possibili procedure con l’obiettivo di avvantaggiare chi è in difficoltà.

Emendamenti in discussione

Per il momento si tratta di una scelta ricompresa negli emendamenti, come spiegano gli analisti di Piccole e medie imprese, su cui è intervenuta una riformulazione. Il dibattito in Commissione finanze è iniziato e si conoscerà tra breve se rientreranno o meno nel testo finale della legge di conversione del dl 50/2022. Bisogna aspettare i prossimi giorni per conoscere nel dettaglio la nuova norma, ma secondo le previsioni non ci saranno intoppi. Il secondo aspetto importante perché mira a ridurre la burocrazia nei pagamenti del debito è il fatto che pur aumentando la quota da pagare, e pur saltando delle rate, non bisognerà rifare da capo il piano di rateizzazione così come accade ora.

Il maxi piano rateizzazioni

Al momento, i contribuenti che ricevono una cartella esattoriale con inscrizione a ruolo, possono chiedere il pagamento a rate, il massimo come detto di 72 rate in 6 anni, senza però allegare documentazione che ne giustifichi la richiesta. Per debiti fino a 60 mila euro: basta l’auto-dichiarare una temporanea situazione di difficoltà economica. Se l’emendamento avrà l’ok, si potrà rateizzare fino a 120mila euro. E, ancora, in base alla formulazione dell’emendamento, questa nuova possibilità dovrebbe essere applicabile a ogni singola richiesta di rateizzazione. E la soluzione sarebbe percorribile anche da chi ha già rateazioni in corso, con la possibilità di riformulare il piano.

Rate agevolate e più lunghe

C’è poi un altro aspetto che gioca a favore del cittadino volenteroso che vuole ristabilire un percorso virtuoso con lo Stato. Si tratta della riformulazione delle regole sulla decadenza dal piano di rateizzazione. Queste nuove opzioni di rateazione riguardano imprese, professionisti e contribuenti privati. Attualmente scatta in caso di mancato pagamento di cinque rate anche non consecutive, con l’emendamento questo numero è portato a otto e si permette al contribuente di chiedere ulteriori piano di rateazione; non si può invece chiedere una nuova dilazione dei pagamenti per un piano decaduto.

Il dibattito in Commissione

I tempi per i lavori parlamentari sono stretti. Secondo quanto stabilito la legge di conversione del Decreto Aiuti va approvata entro il 16 luglio. L’iter è normale, il testo, infatti, dopo il via libera della Camera, deve passare dal Senato. In base al calendario dei lavori di Montecitorio, il provvedimento ha ripreso il suo cammino in Aula ieri. Adesso si attende la discussione degli emendamenti con le innovazioni formulate.

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