venerdì, 19 Aprile, 2024
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Borsa, gli utili 2021 oltre le attese

L’effetto rimbalzo, dopo il 2020 anno nero  del Covid, è stato sicuramente un fattore importante. Ma non basta a spiegare un dato certificato anche dall’Istat, che ha registrato una crescita del Pil al + 6,6%. E che ha visto Piazza Affari sul podio dei listini più performanti (+23%), subito dopo la Borsa di Parigi (+29%), quella di Amsterdam (+28%).

I dati riportati da Milano Finanza sui dati di Bilancio 2021 delle principali società quotate a Milano, si scopre quanto le aziende si siano riscattate pienamente da un 2020 tremendamente duro: le principali società quotate su Euronext Milan, al netto delle Banche e del settore finanziario, hanno visto crescere il loro fatturato di circa il 26%, arrivando a raggiungere un fatturato di 600 miliardi. La redditività, con un +105%, appare più che raddoppiata, con un ros del 10% in media (l’indice che misura la capacità di un’ azienda di essere profittevole).

Un 2022 ricco di incognite o opportunità?

Guardando sempre al nostra caro vecchio stivale, se si è tutti d’accordo che la guerra non sarà di certo lampo e che l’inflazione in Eurozona, a marzo, ha avuto un’impennata al 7,5%, non si può  non notare come l’Italia stia scambiando ai minimi rispetto rispetto agli altri big mondiali: Milano Finanza sottolinea come il rapporto p/e (prezzo /utile) previsto per il 2022 delle aziende di Piazza Affari è diminuito a 9 volte, contro le 18 volte dello S&P500.

Se si guarda alla chiusura del 14 aprile, tra i best performers di Milano spiccano Atlantia (+ 4,29%), Campari (+2,48%), Leonardo (+2,12%) e Italgas (+1,89%).

Il Pil americano

La guerra è geograficamente lontana dagli Usa, dove c’è un boom dei consumi e di occupazioni, nonostante l’inflazione salita all’8,5 % a marzo, su base annua. E se l’economia americana viaggia veloce, i benefici sono importanti anche per quella italiana. Il direttore dell’Ice a New York Antonio Laspina racconta al Sole 24 Ore che il 2021 “ha visto le nostre esportazioni cresci oltre il 20%, a 61 miliardi, generando un surplus di 40 miliardi”. Infrastrutture, turismo, alimentare: il cibo italiano sull’altra sponda dell’Atlantico è cresciuto del 15% nel 2021, dopo i quasi 5 miliardi di esportazione del settore nel 2020.

Nel frattempo la Fed sta mettendo in campo un piano anti inflazione di dimensioni impressionanti, accelerando il passo della stretta monetaria: quest’anno, secondo le dichiarazioni fin qui effettuate, dovrebbe rialzare i tassi 10 volte e, contestualmente, ridurre l’acquisto di titoli di Stato per 95 miliardi all’anno. Il timore che la Fed possa sconfiggere l’inflazione ma pregiudicare il passo dell’economia c’è, ma viene ritenuto il prezzo da pagare per mantenere i prezzi stabili.

La cura per i risparmi

Il conflitto in Ucraina oltre a toccare tutti da un punto vista umano, sociale, psicologico è stato sin qui assorbito dai mercati che più che odiare la guerra, odiano l’incertezza generata dalla guerra. Ciò nonostante, i mercati non sono di certo impassibili a questi shock, ed ogni notizia inattesa genera nuove preoccupazioni. Ma come abbiamo notato nelle ultime settimane e come la storia insegna, se andassimo a guardare l’andamento del mercato azionario mondiale nell’ultimo secolo, espresso dall’indice MSCI WORLD, e lo convertissimo graficamente in una linea , noteremmo una crescita esponenziale che nessun altro tipo di mercato è riuscita ad esprimere allo stesso modo. Ci sono delle increspature, certo: la crisi del 29; la Seconda Guerra mondiale; la crisi petrolifera degli anni ‘7’; sino ad arrivare alle guerre e agli attentati degli anni 2000, senza tralasciare la crisi dello Spread. Graficamente, solo delle lievi increspature; storicamente, da un punto di vista esclusivamente finanziario, delle opportunità per costruire la realizzazione di progetti futuri.

Progetti che non cessano di esistere, anche in presenza di una guerra: la capacità di spesa post lavorativa, il futuro dei figli; i viaggi; la cura della propria salute. Chiudere gli occhi, e fermarsi al presente, non è più possibile.

 

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