giovedì, 25 Aprile, 2024
Politica

Primo congresso di “Azione”. Calenda contro l’asse Pd-5s e l’unità del centrodestra

L’ambizione del neonato partito è grande: scompaginare sia il centrosinistra che il centrodestra, rimescolare le alleanze e creare un’ampia area moderata e riformista, senza populisti e sovranisti.

Non è un’operazione semplice: crea problemi a tutti e richiede una capacità di leadership che Calenda deve costruire, scrollandosi di dosso l’immagine di un solista orgoglioso della sua bravura.

Analogie e differenze con con Renzi

Calenda chiude ad ogni ipotesi di collaborazione con il M5S. Anche Renzi è su questa linea. Entrambi pressano Letta affinchè rompa con Conte. Ma le loro strade sono diverse. Difficilmente Azione e Italia viva faranno fronte comune. Calenda ha creato un asse con Più Europa Insieme nei sondaggi sono intorno al 6%. Renzi è incollato a poco più del 2% e  sembra voler cercare alleanze tra i fuoriusciti di Forza Italia.  Marciano separati. Ma entrambi puntano a ridisegnare gli attuali schieramenti. Se le loro strategie  saranno complementari e non in concorrenza qualche obiettivo potrebbero raggiungerlo

Problemi per il centrosinistra

La pregiudiziale di Calenda contro l’alleanza con il M5S crea sicuramente problemi a Letta che ancora la difende, anche se con qualche dubbio in più dopo le piroette di Conte nella vicenda Quirinale. Se la legge elettorale non cambia questo è un problema serio per il Pd nei collegi uninominali nei quali servono sia i voti dei 5S che quelli di Calenda per vincere. Con un sistema elettorale proporzionale tutto sarebbe più facile.

Le sfide al centrodestra

Calenda pone una pregiudiziale nei confronti di Fratelli d’Italia e punta a staccare dal centrodestra sia  Forza Italia sia una Lega a trazione Giorgetti.

Uno scenario che segnerebbe la fine di uno dei due poli del sistema politico italiano con uno spostamento verso l’area moderata di gran parte delle forze politiche. Al momento non è all’orizzonte. 

Il laboratorio del Governo Draghi

Se Calenda vuol davvero costruire questa complessa strategia deve creare all’interno della coalizione che sostiene Draghi un fronte moderato che marci compatto e riesca a isolare sia il M5S che la linea di Salvini. E’ questo il terreno concreto su cui si può valutare se i disegni politici di Calenda possono fare passi avanti o sono destinati a rimanere un astratto schema politico.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Meloni convoca sindacati e imprese. Landini: sciopero in vista. Sbarra: dialogo

Maurizio Piccinino

Concessioni balneari. Tensioni poi unanimità in Cdm. Stop caro ombrellone. Tutele per le piccole imprese

Giampiero Catone

Il Mediterraneo torni ad essere “mare nostrum”

Giampiero Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.