venerdì, 19 Aprile, 2024
Politica

Giochi pericolosi contro Draghi. A rischio la credibilità dell’Italia

Si barattano 7 mesi a Palazzo Chigi con sette anni al Quirinale. Diciamola tutta: ci sono partiti e correnti di partito che non vedono l’ora di sbarazzarsi di Mario Draghi. Il piano diabolico è questo: togliere di mezzo Draghi dalla corsa al Quirinale e metterlo fuori gioco definitivamente dopo l’estate anche dal Governo

Si affannano a dire che Draghi deve restare a Palazzo Chigi. Ma sanno benissimo che, nella migliore delle ipotesi Draghi governerà fino al 24 settembre, quando scatta il diritto alla pensione dei parlamentari. Dopo, ogni partito sarà in campagna elettorale e Draghi non avrà più nessuno strumento per imporre una linea di ragionevolezza.

Chi dice che Draghi è prezioso a Palazzo Chigi dovrebbe ricordare che il Pnrr non finisce nel 2022 ma nel 2026. Per coerenza si dovrebbe auspicare Draghi al Governo non per pochi mesi ma per i prossimi 4 anni. Ma ovviamente i vari leader e capicorrente a questo non ci arrivano. E rimane dunque il gioco più pericoloso che si possa immaginare per il nostro Paese: barare stracciando la carta migliore che abbiamo.

L’inedito asse Letta-Renzi affossa Casellati

I due leader hanno capito che non ci possono essere candidati di parte che spacchino la maggioranza. Ma devono trarne tutte le conseguenze. E la più semplice riporta a ciò che disse Draghi nella conferenza stampa di Natale: impensabile che il governo possa andare avanti se la maggioranza che eleggerà il Presidente sarà diversa. Renzi la pensava diversamente ma ora sembra anche lui comprendere che se la maggioranza si rompe sul Quirinale il governo va a pezzi.

Letta deve fronteggiare una strana fronda interna contro Draghi, per ora ha resistito. Ma un buon rapporto con Renzi dovrebbe renderlo non dico sereno, ma almeno più forte nelle trattative col centro-destra.

Meloni non si fa imprigionare dalle manovre di Salvini

La candidatura simbolica di una persona perbene come Guido Crosetto è stato il segnale: FdI non ci sta a fare da comprimari alle mosse incomprensibili di Salvini.

Coerente fino in fondo, Meloni non ha votato la fiducia al Governo e non è una fan di Draghi. Aspetta un Presidente che possa sciogliere le Camere il prima possibile.

La retorica di Conte per incatenare Draghi a Palazzo Chigi

Non vuole Draghi al Quirinale. Ribadisce questa scelta anche a rischio di rompere l’asse con Letta. Ma perché tanta insistenza? Conte si sbraccia a dire che Draghi è insostituibile al governo. Quindi dopo elezioni del 2023 Conte proporrà Draghi come Presidente del Consiglio al prossimo Capo dello Stato? Chissà.

I voti per Mattarella

Sono un segnale che, nonostante le tante dichiarazioni del Presidente uscente, sono in tanti a rendersi conto che un suo sacrificio per un nuovo mandato sarebbe la chiave di volta per stabilizzare il Governo ed evitare all’Italia una pericolosa corsa nel buio.

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