sabato, 20 Aprile, 2024
Politica

Draghi: valide le misure anti-covid. Rivedere il patto di stabilità 

Oggi e domani vertice europeo

Lotta alla pandemia, immigrazione, caro bollette, cooperazione allo sviluppo, i principali temi su cui il Presidente del Consiglio ha riferito in Parlamento, in vista del Consiglio europeo.

Green pass strumento libertà, ma essenziale rispetto delle regole”.

Sulla pandemia Draghi ancora una volta mette in guardia. A preoccupare è la rapidità di diffusione della variante Omicron, per questo è stato prolungato lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 e imposto un tampone a chiunque entri nel nostro Paese. Decisione che ha sollevato non pochi malumori nell’Eurozona, che rivendica il diritto di libera circolazione sulla base degli accordi di Schengen e chiede spiegazioni all’Italia di questa drastica decisione. “Siamo contenti di com’è andato quest’anno”, ha risposto Draghi, ma “dobbiamo difendere la normalità conquistata”. La salvaguardia dei cittadini e delle imprese impone ancora massima allerta.

Immigrazione: “Avere sempre lo sguardo sui più deboli”

Sul tema dell’immigrazione, il Premier ha ricordato che 63.000 ingressi clandestini di quest’anno sono numeri gestibilissimi, dipende dal tipo di accoglienza che si riesce a mettere in campo: Se si sbaglia, l’accoglienza diventa un peso, se si fa bene le persone diventano risorse“. L’Italia continuerà a chiedere una gestione condivisa, solidale, umana e sicura all’Unione europea che “deve dimostrarsi all’altezza dei propri valori, come l’ha esortata a fare Papa Francesco di recente – ha proseguito Draghi -. Per difendere le vite e i diritti di chi parte per scappare è essenziale promuovere i corridoi umanitari dai Paesi terzi verso gli Stati Membri dell’Unione europea. Non è sufficiente che sia solo l’Italia ad attuarli: serve un chiaro impegno europeo. Dobbiamo rafforzare i canali legali di migrazione. Allo stesso tempo, serve una gestione condivisa, rapida ed efficace dei rimpatri“. Anche la cooperazione allo sviluppo sui territori di provenienza bisogna che sia “onestà, senza cedere a facili entusiasmi. Troppi soldi in passato sono stati sprecati e andati ad alimentare la corruzione.

PNRR e caro bollette

Il Premier si è detto soddisfatto dell’andamento delle riforme necessarie per l’attuazione del PNRR sul quale ci sarà la prossima settimana una cabina di regia.  51 i progetti già avviati. Sul caro bollette, Draghi ha confermato l’impegno del Governo a sostenere le fasce più deboli, impegnando altri 3 miliardi e 800.000 euro per il prossimo anno, che si vanno ad aggiungere ai quasi 4 miliardi già investiti da luglio ad oggi e dicendosi pronto ad altre integrazioni. Introdotte semplificazioni per le energie alternative, ma per una risoluzione più strutturale degli aumenti dei costi è necessario, secondo il Premier, che l’Europa aumenti gli stoccaggi di gas e che anche l’Italia si doti di scorte di approvvigionamento.

Un’Europa più forte è un vantaggio anche per la Nato

In tema di politica estera, per quanto riguarda l’Afghanistan, per Draghi l’Italia si è comportata bene: “Abbiamo riportato in Italia più di cinquemila persone e per loro ho chiesto un canale di inserimento nella società e nel lavoro più rapido che non l’immigrazione normale. Credo che le cose stiano andando bene“. Confermato anche un fermo sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina e l’importanza del ruolo della Nato nelle risoluzioni delle tensioni per via diplomatica, seppur con un auspicato aumento delle capacità di difesa della UE: “Una Unione Europea più forte, meglio coordinata e più autonoma dal punto di vista della politica estera è un vantaggio per l’Alleanza atlantica e per il mondo intero. Il Consiglio Ue manderà un segnale di impegno per rafforzare il partenariato strategico con la Nato. È fondamentale per la nostra sicurezza, anche di fronte a nuove minacce come quelle cibernetiche“. Infine, sul Patto di stabilità europeo, ancora una volta il presidente del Consiglio si è detto convinto che vada ridiscusso: “Oggi ci troviamo ad affrontare degli investimenti straordinari, nella transizione ecologica, nella transizione digitale, nella difesa. E questi investimenti non sono pensabili con le attuali regole“.

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