venerdì, 29 Marzo, 2024
Salute

Oceani in 3D e musiche per alleviare l’ansia delle cure nei bambini

Affrontare una malattia è un peso per chiunque, specialmente per i bambini. Ma “galleggiare” tra i fondali marini, grazie a visori 3D e ad ambienti immersivi, questo peso lo può alleggerire almeno un po’. Al Policlinico di Milano nasce così un nuovo percorso dedicato ai bimbi che devono fare esami diagnostici: l’ansia e il disagio di una TAC, ad esempio, vengono quasi annullati grazie ad un viaggio tematico che inizia già dalla sala d’attesa, dove immagini proiettate sulle pareti, suoni e musiche d’effetto rendono l’immersione realistica, e allo stesso tempo riducono di molto il disagio delle cure.

Il percorso è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione De Marchi, da anni al fianco del Policlinico e della sua Clinica pediatrica De Marchi per creare sempre più spazi a misura di bambino, realizzando opere di umanizzazione e sostenendo l’acquisto di apparecchiature mediche all’avanguardia. “Grazie a questa preziosa collaborazione – commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico – la nostra Clinica pediatrica, che da oltre un secolo è un punto di riferimento a livello internazionale, può ora contare su un ulteriore percorso a misura di bambino. La qualità delle cure, che da sempre ci contraddistingue, deve essere sempre più affiancata da percorsi come questo, che diano sostegno ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, e che alleggeriscano il più possibile il carico di ansia e paure quando si è in Ospedale.

Un obiettivo che portiamo avanti da tempo, e che riusciamo a valorizzare giorno per giorno grazie al fondamentale contributo delle Associazioni che ci sostengono quotidianamente”. “Da sempre al Policlinico la collaborazione quotidiana tra pubblico e privato è il cuore e il successo delle cure – spiega Marco Giachetti, presidente dell’Ospedale -. Oggi, con questo bellissimo intervento di umanizzazione della nostra sala TAC, il livello si alza ancora di più grazie alle più moderne tecnologie interattive e virtuali e ad un ambiente pensato a misura di bambino e famiglia anche nelle parti di attesa. Un percorso molto bello, accogliente e tecnologico come tutta la nostra Pediatria, da sempre all’avanguardia e punto di riferimento a livello nazionale per cure sempre migliori e a misura dei nostri piccoli pazienti”.

L’intervento finanziato dalla Fondazione De Marchi, del valore di 330mila euro, comprende l’acquisto di una TAC di ultima generazione dedicata prevalentemente all’ambito pediatrico e l’adattamento degli ambienti del percorso di cura. La TAC, tra le altre cose, andrà di fatto a potenziare le attività della Radiologia, trasversali a tutto l’Ospedale sia nell’emergenza sia per i ricoveri e per le visite ambulatoriali. Non solo esami di routine, quindi, ma anche biopsie guidate dalle tecniche radiologiche, diagnostica per i percorsi delle malattie rare (di cui il Policlinico è il maggiore Centro di riferimento italiano) e approfondimenti relativi alle malattie oncologiche. Il percorso, in particolare, è stato progettato in modo da mettere in primo piano anche il benessere psicologico e per ridurre al minimo i momenti di stress e paura nei piccoli pazienti, permettendo una migliore partecipazione nell’affrontare esami e terapie. Gli ambienti rinnovati consentono al bambino di “immergersi” nei fondali sottomarini grazie a proiezioni 3D, ai suoni e ai dipinti alle pareti, ma anche attraverso speciali visori 3D da indossare, che rendono l’esperienza ancora più realistica e multisensoriale.

“Il nostro obiettivo – conclude Carlo Agostoni, direttore della Pediatria a Media Intensità di Cura del Policlinico di Milano e presidente della Fondazione De Marchi – è quello di fornire ai bambini affetti da gravi malattie e alle loro famiglie un tipo di assistenza che vada oltre la semplice cura medica, cioè un supporto assistenziale e psicologico umano e a misura di bambino, con l’obiettivo finale della guarigione e di una buona qualità della vita. Per questo la Fondazione da molti anni si impegna a migliorare le condizioni di vita dei bambini malati e delle persone che li circondano attraverso l’istituzione di borse di studio, il miglioramento delle strutture sanitarie, l’acquisto di apparecchiature, l’impiego di equipe di psicologi, assistenti sociali, animatori e personale infermieristico, ma anche con l’organizzazione e il finanziamento di vacanze terapeutiche assistite”.

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