giovedì, 25 Aprile, 2024
Cultura

“La Luna. e poi?” Alla Fabbrica del Vapore di Milano

Apre domani sabato 5 ottobre, e sarà visitabile fino all’11 gennaio in Fabbrica del Vapore, a Milano, la mostra “La Luna. E poi? 50 anni dall’allunaggio: storia e prospettive dell’esplorazione spaziale”, in occasione del 50° anniversario dello sbarco sulla Luna. All’apertura sarà presente Alfred Worden, l’astronauta che piloto’ il modulo di comando della missione Apollo 15 nel 1971, entrato nel Guinness dei primati come “l’essere umano più isolato del mondo” perché restò da solo in orbita per tre giorni mentre gli altri due astronauti esploravano la superficie lunare.

Prodotta da Eclipse Events, in coproduzione con il Comune di Milano, la mostra è disposta su oltre 1.000 metri quadri su due livelli (il piano terra chiamato “La Luna” e il primo piano “E poi?”) e propone un lungo e affascinante viaggio alla scoperta della storia e dell’evoluzione dell’esplorazione spaziale, dalle visioni pionieristiche dei primi scienziati all’imminente conquista di Marte, passando per la storica conquista del suolo lunare dai primi lanci all’allunaggio nel 1969 e alle successive missioni.

Modelli in scala, tute spaziali, reperti unici, accurate ricostruzioni, memorabilia, locandine cinematografiche, buste con francobolli commemorativi, documenti originali, manuali di volo, giornali dell’epoca, videoproiezioni, visori di realtà virtuale, spazi dedicati ai bambini e perfino una rarissima pietra lunare prestata per l’occasione dall’associazione ASIMOF per conto della NASA.

La mostra è allestita da Eclipse Events in coproduzione con il Comune di Milano, in collaborazione con l’Associazione ASIMOF, il Museo Civico di Rovereto, l’Associazione Piano Terra per i laboratori scolastici e con il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana e in collaborazione con ASIMOF per il prestito della pietra lunare. (Italpress).

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Mostre: antologica di Ferdinando Scianna dal 31/8 a Venezia

Redazione

Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona, dal 7 maggio

Barbara Braghin

“Struggente come una canzone d’amore, vertiginosa come un fuoco d’artificio”

Cristina Calzecchi Onesti

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.