venerdì, 29 Marzo, 2024
Esteri

Usa fuori da Kabul? Difficile prevenire Isis e al Qaeda

All’avvicinarsi dell’anniversario del 11/9, dopo decenni di operazioni antiterrorismo estremamente efficaci e terribili fallimenti nella costruzione della nazione, l’Afghanistan è più che mai un pericolo chiaro e presente per gli Stati Uniti. Siamo ancora nel mirino dei talebani, di Al Qaeda e dell’ISIS, che vivono nello spazio privo di governo dell’Afghanistan.

Gli Usa hanno sempre sostenuto che non vi era una soluzione militare al conflitto. I talebani, invece, avevano capito che era importante  lottare come una forza ribelle anche mentre perdeva battaglia dopo battaglia fino a quando il piano e la disastrosa esecuzione del ritiro da parte dell’amministrazione Biden ha presentato loro un’opportunità propizia per conquistare Kabul.

I talebani hanno usato i “negoziati di pace” solo per ottenere il rilascio dei prigionieri e fortificare i loro attacchi blitzkrieg contro il governo di Kabul. Non hanno mai  dato seguito all’accordo di Doha del febbraio 2020, che chiedeva il dialogo intra-afgano e l’interruzione dei legami con Al Qaeda.  .

 

LA RETE HAQQANI  RIFUGIO SICURO PER  AL QAEDA
I talebani dispongono della famigerata rete Haqqani, che consente ad al Qaeda di avere un rifugio sicuro sul territorio che controlla e ha una storia di attacchi suicidi violenti contro le forze della coalizione, civili innocenti e il governo dell’Afghanistan.

Dobbiamo aspettarci che al Qaeda e l’ISIS sfruttino lo spazio non governato dell’Afghanistan per pianificare attacchi contro gli Usa come ha fatto bin Laden vent’anni fa.

L’11 settembre ci ha insegnato che abbiamo bisogno di una presenza robusta e avanzata per rilevare e prevenire le minacce prima che raggiungano le nostre coste.  Ma c’è un rischio reale che con la caduta di Kabul e la chiusura dell’ambasciata statunitense, l’Afghanistan diventi un’area vietata, dove non potremmo raccogliere le informazioni necessarie per rilevare le minacce.

Il Pakistan è da tempo un rifugio sicuro per i talebani, ma ha anche subito gravi attacchi da parte di Al Qaeda, compresi attacchi contro le sue infrastrutture nucleari.  Un regime talebano in Afghanistan probabilmente aumenterà le minacce alla sicurezza del Pakistan, già alle prese con le sue enormi sfide economiche, estremiste e sociali.

 

GLI APPETITI DI CINA E RUSSIA
La Cina è interessata alla collaborazione strategica a lungo termine con l’Afghanistan e alla “predazione” economica.  L’Afghanistan ha importanti risorse naturali, tra cui rame, ferro, carbone, marmo, litio, pietre preziose e idrocarburi, che hanno suscitato l’interesse e gli investimenti della Cina.

La Russia ha fornito armi ai talebani per dissanguare il suo “nemico principale”, gli Stati Uniti e ha sostenuto iniziative di pace diplomatiche e multilaterali, che hanno cercato di escludere gli Stati Uniti.

I russi amano dire “Svaya rubashka blizhe k telu,” o “la carità comincia a casa”. La Cina e la Russia si assicureranno di non essere oggetto di attacchi provenienti dall’Afghanistan, anche se i talebani e i loro alleati terroristi continuano la loro guerra contro gli Stati Uniti.


ANTITERRORISMO DIFFICILE SENZA FONTI E INTELLIGENCE SUL TERRITORIO
Il portavoce del Pentagono John Kirby ha ammesso che il Pentagono non sapeva quanti agenti di Al Qaeda erano in Afghanistan.  Soprattutto nell’aspro  terreno montano s dell’Afghanistan, dove i terroristi possono nascondersi, non ci sono operazioni di antiterrorismo senza fonti umane e agenti dell’intelligence che le dirigano. Abbiamo lasciato una permanente “fog of war”, un velo che ci impedisce di vedere le mosse dei nostri nemici , un vantaggio che sicuramente i terroristi sfrutteranno.

Mentre ci avviciniamo al sacro anniversario dell’11/9, il Presidente Biden dovrebbe delineare un piano concreto per mantenere la nostra nazione al sicuro con un’intelligence e una capacità militare profondamente ridotte in quello che, sotto la sua sorveglianza, si sta trasformando in uno stato fallito, sponsorizzato da terroristi.

*Daniel Hoffman,collaboratore di Fox News, ha lavorato per 30 anni
con posizioni di rilievo, al Dipartimento di Stato, al Pentagono e alla Cia.

(Traduzione a cura di Sofia Mazzei)

 

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