mercoledì, 24 Aprile, 2024
Economia

Società sportive, in arrivò 43 milioni. Incentivi e prestiti per sostenere associazioni e attività

Non è una somma eccezionale ma di certo un aiuto concreto per le società sportive Italiane. La Commissione europea ha approvato lo schema proposto dal Governo italiano che finanzia con 43 milioni di euro, un sostegno economico alle aziende attive nel settore sportivo, colpite dall’epidemia e dalle successive restrizioni per la lotta al Coronavirus.

L’ok di Bruxelles Il fondo è stato approvato da Bruxelles nell’ambito del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato. Sostegni che rientrano proprio per dare una possibilità in più di ripresa ad settore come quello sportivo colpito per il blocco della presenza del pubblico e per la maggior parte delle attività sportive ed agonistiche.

Gestione credito sportivo Il programma di finanziamenti sarà gestito dall’Istituto per il credito sportivo (Ics), e sarà aperto alle associazioni e agli enti sportivi dilettantistici, nonché alle società sportive professionistiche impegnate nei campionati a squadre nazionali delle discipline olimpiche e paraolimpiche, registrate in Italia.

Lo Stato garantirà Ad incentivare il fondo saranno anche le garanzie pubbliche che saranno offerte alle società beneficiarie. Inoltre il titolo gratuito avrà una copertura del 90% dei prestiti con importo nominale fino a 30 mila euro. Mentre le garanzie statali saranno concesse fino a 5 milioni di euro. In questo ultimo caso la copertura sarà dell’80% dell’importo del prestito avuto. Infine i tassi di interesse saranno agevolati su tutti i finanziamenti accordati ed erogati.

Carenza di liquidità La decisione di finanziare le società oltre che a sostenere la ripresa delle manifestazioni sarà garantire la liquidità finanziaria per molti soggetti ed enti che sono rimasti senza più fondi.

L’obiettivo del regime di aiuti, che si applica solo ai nuovi prestiti (ossia quelli concessi dopo l’adozione della decisione della Commissione), è aiutare i beneficiari a far fronte alle carenze di liquidità, consentendo loro di proseguire l’attività durante e dopo l’epidemia.

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