mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Salute

Insufficienza mitralica, italiano studio multicentrico piu’ ampio

E’ italiano e si chiama Giotto il piu’ ampio studio multicentrico al mondo condotto su pazienti con insufficienza mitralica sottoposti a intervento di riparazione transcatetere della valvola mitrale. Si tratta di un registro in real-world della Societa’ Italiana di Cardiologia Interventistica (Gise) che ha raccolto i dati dei pazienti trattati in Italia con MitraClip, una tecnica nata nel 2008 in Italia e ormai diventata standard of care secondo le linee guida delle principali societa’ europee di cardiologia e cardiochirurgia per la riparazione transcatetere della valvola mitrale. I risultati del registro Giotto hanno chiaramente mostrato l’efficacia e la sicurezza della procedura con una significativa riduzione dell’insufficienza mitralica, delle ospedalizzazioni e della mortalita’.

Lo studio, che ha coinvolto 1.659 pazienti in 22 centri dislocati su tutto il territorio nazionale, e’ durato circa 3 anni. I risultati hanno evidenziato che il successo tecnico della procedura e’ stato ottenuto nella quasi totalita’ dei pazienti arruolati con una mortalita’ intraospedaliera trascurabile, senza differenze significative tra FMR e DMR. Il tasso di mortalita’ si mantiene basso e significativamente inferiore rispetto ai pazienti gestiti con la sola terapia medica, cosi’ come le ospedalizzazioni che si riducono di oltre il 30% a due anni.

La durata della degenza nell’unita’ di terapia intensiva cardiologica e’ stata al di sotto delle 24 ore e il trattamento e’ associato a una significativa riduzione della severita’ della malattia nella quasi totalita’ dei pazienti. “La Societa’ Italiana di Cardiologia Interventistica negli anni ha sempre avuto come mission la raccolta di dati per creare solide evidenze a supporto di terapie che hanno un impatto sulla qualita’ di vita e sulla prognosi dei pazienti cardiopatici, con l’obiettivo primario di mettere il paziente al centro – afferma Giuseppe Tarantini, presidente Gise –

L’insufficienza mitralica, la cui incidenza e’ importante sulla popolazione over 70, se non trattata ha degli esiti ingravescenti sulla qualita’ della vita e sulla prognosi”. “Il registro Giotto e’ una eccellente fotografia a lungo termine del trattamento transcatetere dell’insufficienza mitralica in Italia – dichiara Francesco Bedogni, principal investigator dello Studio e Direttore delle Unita’ di Cardiologia Clinica, Interventistica e di Terapia Intensiva Coronarica all’Irccs Policlinico San Donato di Milano – Costituisce la casistica piu’ ampia al mondo e ci ha consentito di avere dati real word, epidemiologici, procedurali e di follow up. I dati sono stati poi raccolti in un’unica piattaforma e sottoposti a periodici controlli per assicurarne l’accuratezza: un bel successo collaborativo della cardiologia interventistica italiana”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Covid, Speranza: “Sul vaccino ai bambini fidiamoci dei pediatri”

Francesco Gentile

Tumore ai polmoni, ripresa più rapida grazie alla chirurgia robotica

Redazione

Covid, le mancate terze dosi nell’ultimo mese costano 17 mln al Ssn

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.