venerdì, 15 Novembre, 2024
Politica

Nella conferenza stampa sul Sostegni-bis la politica sociale di Draghi

“Nessuno sarà lasciato indietro. L’Italia Paese per giovani”.

Aiuti per imprese, occupazione, settori produttivi con incentivi e riforme in grado di risollevare l’economia nazionale. Con una filosofa di fondo, il sociale come impegno verso i giovani e il futuro del Paese.

“E’ un decreto che non lascia indietro nessuno”, esordisce Draghi con nella voce un filo di soddisfazione ed emozione, perché premette: “il decreto guarda al futuro e ad un paese che si riapre, ma allo stesso tempo assiste e non lascia indietro nessuno”. Per Draghi c’è un impegno mantenuto e riuscito quello del ritmo e ampiezza delle vaccinazioni, preludio per l’allentamento delle restrizioni e premessa per il rilancio.

Sconfiggere la pandemia per Draghi significa puntare su una “crescita più elevata”.

 

I PNRR PER LA CRESCITA

“Ci aspettiamo”, osserva, “un balzo dell’economia in questo trimestre, le cifre di crescita saranno riviste al rialzo. Ma per una crescita che sia sostenuta serve il Pnrr”. Nelle misure per l’occupazione Draghi, e con lui il ministro Orlando, mostra particolare attenzione al tema sociale. In primo luogo per i giovani. “Per l’occupazione ci sono in campo misure molto significative”, evidenzia, “come ai giovani è dedicata ampia parte del decreto”. La questione “giovani e futuro”, lo appassiona, così annuncia che per i giovani fino a 35 anni per l’acquisto della casa godranno della cancellazione delle imposte di registro e sul mutuo. “Questo vale per tutti i giovani”. “Per quelli meno abbienti, con parametro Isee fino a 40mila euro, c’è la garanzia dello Stato per l’80% sull’esposizione bancaria”. Fuori dai numeri l’obiettivo manifestato da Draghi e chiaro: “Si vuole rendere più facile per tutti i giovani comprare casa e costruire una famiglia”. “Sì, vogliamo un Paese per giovani. Questo è lo scopo dell’intero Piano”. Anche nella visione dei ministri Orlando e Franco la parola giovani rimbalza un po’ ovunque.

 

ATTENZIONE AI GIOVANI

“C’è molto per i giovani”, sintetizza infine Draghi, “oltre la casa, i contratti di inserimento, l’intervento per partite Iva e turismo. Poi nel Pnrr, oltre a investimenti e transizione ecologica, i giovani sono ovunque: c’è una clausola di condizionalità per cui nelle nuove assunzioni bisognerà privilegiare donne e giovani”. Il tema sociale riecheggia con forza anche sulla questione migranti e i suoi risvolti umanitari. In primo luogo con un richiamo all’Europa. “Occorre un cambio di passo in tutte le direzioni”, precisa Draghi, “gli strumenti non mancano. Devono essere impiegati con equilibrio, efficacia e umanità”.

Entrando nel merito il Sostegni Bis avrà nelle riforme il suo punto di forza, ad iniziare da quella del fisco, che “deve contribuire alla crescita e non contenere misure fiscali restrittive”. La parte economica così come prevista nel decreto Sostegni bis vale “circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà”, ricorda Draghi.

 

NORME ANTI-LICENZIAMENTI

Sul lavoro c’è l’impegno più gravoso del Piano, con la norma  “anti licenziamenti”. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, mentre il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. Quattro miliardi del Sostegni bis andranno “ai lavoratori e alle fasce in difficoltà in parte per supplire alla situazione di emergenza, sia per accompagnare i lavoratori in un processo che sarà complicato”. Per la prima volta il provvedimento di aiuti abbraccia 370mila nuove partite Iva che vengono incluse. In soccorso delle fasce più deboli ed esposte economicamente ci sarà ancora un rinvio per le cartelle esattoriali. La macchina della riscossione resterà ferma ancora fino al 30 giugno. Per le imprese turistiche ci sarà una dotazione di aiuti 3,340 miliardi, fondi destinati al settore che si aggiungono al miliardo e 700 milioni del Decreto SostegniGli aiuti puntano a sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator, le guide turistiche e le imprese del settore. Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha, infine, ribadito che sulla vertenza Alitalia sarà presentato “un accordo con la commissione Ue per l’avvio della nuova Ita”.

 

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