giovedì, 19 Dicembre, 2024
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Tunisia apre ai ricercatori europei, nuove opportunità con programma Horizon

Recentemente si e’ tenuto un incontro tecnico online volto a includere la Tunisia nel programma quadro di ricerca e sviluppo dell’Unione Europea “Horizon Europe” che ha riunito il comitato di monitoraggio dei negoziati tunisini e il team della Commissione europea responsabile dello sviluppo, associazione Horizon Europe. All’ordine del giorno di questo secondo incontro, che ha fatto seguito un primo gia’ organizzato a novembre 2020, gli aspetti tecnici e finanziari del processo associativo, il calendario dei cicli ufficiali di trattativa e il tempo necessario per l’entrata in vigore dell’associazione effettiva. Il programma di ricerca e innovazione dell’UE (2021-27) “Orizzonte Europa” aiuta i ricercatori e gli innovatori di alto livello a sviluppare e diffondere le loro idee. Supporta l’eccellenza scientifica riunendo i migliori talenti e dotandoli di infrastrutture di livello mondiale. Inoltre, supporta innovazioni all’avanguardia e contribuisce alla creazione di nuovi servizi e mercati.

Molte missioni sono assegnate a Orizzonte Europa, che lavora per massimizzare il suo impatto e rispondere alle priorita’ strategiche dell’UE, come la ripresa, le transizioni verdi e digitali e affrontare le sfide globali per migliorare la qualita’ della nostra vita quotidiana, oltre a rafforzare l’eccellenza , la scienza e la tecnologia dell’UE aumentando gli investimenti in persone altamente qualificate e nella ricerca all’avanguardia. Si tratta anche di promuovere la competitivita’ industriale dell’UE e i suoi risultati in termini di innovazione, in particolare sostenendo l’innovazione che crea mercato attraverso il Consiglio europeo per l’innovazione e l’Istituto europeo di tecnologia.
Innovazione e tecnologia, e migliorare l’accesso all’eccellenza per i ricercatori in tutta Europa al fine di promuovere la partecipazione e la collaborazione, nonche’ promuovere l’equilibrio di genere. Un budget considerevole Horizon Europe avra’ un budget di circa 95,5 miliardi di euro per il 2021-2027 (prezzi correnti).

Questo importo include 5,4 miliardi di euro (prezzi correnti) dalla prossima generazione dell’UE per stimolare la ripresa e rendere l’UE piu’ resiliente per il futuro, oltre a un ulteriore rafforzamento di 4,5 miliardi di euro (prezzi correnti). Orizzonte Europa sara’ attuato anche tramite il Fondo europeo per la difesa e sara’ integrato dal programma di ricerca e formazione Euratom.
Il pilastro “Scienza eccellente” mira ad aumentare la competitivita’ scientifica globale dell’UE. Sostiene progetti di ricerca esplorativa definiti e realizzati dai migliori ricercatori stessi attraverso il Consiglio europeo della ricerca, finanzia borse di studio per ricercatori esperti, reti di formazione di dottorato, scambi per ricercatori e incoraggia piu’ giovani a intraprendere carriere nella ricerca, e investire in infrastrutture di ricerca di livello mondiale.

Il pilastro “Sfide globali e competitivita’ industriale europea” sostiene la ricerca collegata alle sfide della societa’ e rafforza le capacita’ tecnologiche e industriali attraverso i cluster.
Fissa obiettivi ambiziosi per le missioni dell’UE per affrontare alcune delle maggiori sfide. Comprende anche attivita’ svolte dal Centro comune di ricerca che supporta i responsabili politici europei e nazionali fornendo loro dati scientifici indipendenti e supporto tecnico. Il pilastro “Europa innovativa” mira a fare dell’Europa un pioniere nell’innovazione creatrice di mercato attraverso il Consiglio europeo per l’innovazione. Contribuisce inoltre allo sviluppo del panorama europeo dell’innovazione nel suo insieme, sviluppando gli ecosistemi europei dell’innovazione e attraverso l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) che promuove l’integrazione del triangolo della conoscenza tra istruzione, ricerca e innovazione.

Infine, il programma coltiva l’ambizione di ampliare la partecipazione e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca (SER) sviluppando il sostegno agli Stati membri dell’UE nei loro sforzi per sfruttare al massimo il loro potenziale di ricerca nazionale.
E l’innovazione e promuovere un SER in cui i ricercatori, la conoscenza scientifica e le tecnologie circolano liberamente.

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