Il Prof. Vincenzo Putortì, docente di diritto privato all’Università di Firenze, tra i relatori della sessione giuridica di Locri (venerdì 27 giugno dalle ore 16:00) sul suo profilo LinkedIn ha parlato di “Polsi Ambiente” come “…la prima iniziativa che si organizza in Italia per il riconoscimento della soggettività giuridica di un sito ambientale, il Parco nazionale dell’Aspromonte…”. Una segnalazione che ci riempie di orgoglio e ci motiva ulteriormente alla vigilia di questa quinta edizione del convegno, che si presenta particolarmente ricca di contenuti, con una proposta di fondo che, nella critica situazione mondiale nella quale stiamo tutti vivendo, acquisisce ogni giorno di più una valenza maggiore: “più diritti per la tutela ambientale”. Più diritti derivano proprio dal riconoscimento della personalità giuridica: il Mar Menor in Spagna (ad oggi l’unico sito ambientale riconosciuto come persona giuridica in UE) è titolare di propri diritti soggetti, che non possono essere ignorati e che devono essere rispettati da tutti.
Il riconoscimento di personalità giuridica
Una tutela maggiore e primaria che cambia proprio le regole di approccio alla questione ecologica. Col riconoscimento della personalità giuridica alberi, fiumi, montagne divenuti soggetti giuridici, possono direttamente essere rappresentati in giudizio per la tutela dei loro diritti: a questo punto divenuti diritti soggettivi. Cioè esercitando i poteri riconosciuti ai singoli individui dall’ordinamento giuridico, che permettono loro di agire per la tutela di un proprio interesse. In altre parole: le situazioni giuridiche di vantaggio che spettano a un soggetto e che possono essere fatte valere nei confronti di altri o di beni. Come dicevamo in uno dei precedenti scritti sul convegno, ci troveremmo di fronte alla “signora Aspromonte”, non ad una entità materiale da sfruttare ad uso e consumo dell’uomo…
È un passo da gigante, un mutamento culturale che potrebbe fare per l’ambiente molto più di quanto fino ad ora è mai sembrato possibile realizzare.
L’uomo non è padrone della natura
Per di più, parlando di ambiente, il riconoscimento della personalità giuridica di un sito ambientale costituirebbe uno dei pochissimi atti ecologicamente neutri. Qualsiasi attività materiale dell’uomo (ma paradossalmente anche di qualsiasi essere vivente) altera l’ambiente: un terreno dove dominano le talpe diventerebbe inevitabilmente franoso; vi sono nel modo luoghi con migliaia di formicai o termitai dove null’altro sembra trovare spazio. L’attività più devastante è, comunque, quella umana: l’uomo non è padrone della natura e non può disporne a suo piacimento. Tutti dichiariamo di volerla rispettare, ma nel contempo pretendiamo che si adatti alle nostre necessità. Ecco, se ad un sito ambientale viene riconosciuta la personalità giuridica, diviene una persona, un soggetto da rispettare in quanto tale.
I conflitti con l’ambiente
Inevitabilmente l’attività dell’uomo determina conflitti con l’ambiente. Anche quella “ecologica”. L’altra sera, proprio a Locri, allorché vantavo la bellezza della pista ciclabile realizzata lungo tutta la nostra infinita spiaggia, vi è stato chi mi ha fatto notare che la stessa pista, giustamente illuminata per essere fruibile in sicurezza anche di sera, determinava un problema per la schiusa delle uova di tartaruga (nello Jonio la “caretta caretta ”trova un luogo ideale): le tartarughine appena schiuso l’uovo, attratte dalla luce, invece che verso il mare, corrono dall’altra parte…
Così l’impatto ambientale ci porterà ad affrontare, proprio durante il convegno, una problematica reale: il preannuncio della realizzazione di un parco eolico nel Comune di Agnana Calabra. Si tratta di un piccolo comune situato nel cuore della Locride, immerso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Un borgo dove la vita scorre lenta, in armonia con la natura e le tradizioni locali(Agnana partecipa al progetto PISL Slow Life, un’iniziativa che promuove la cultura del rallentare i ritmi frenetici e riscoprire una vita semplice, in sintonia con l’ambiente circostante).
I tesori di un borgo
Un borgo con alcuni piccoli tesori (le Chiese di San Basilio e della Misericordia su tutti). E con un territorio intatto, nella zona delle c.d. “Dolomiti del Sud”, dove sono le antiche miniere di lignite (essenziali per la realizzazione delle prime ferrovie alla fine dell’Ottocento) e le sorgenti termali di Junchi. Polsi Ambiente parlerà anche di questo: le energie alternative sono una soluzione, ma determinano anch’esse un impatto ambientale forte. Non c’è insomma alcuna attività neutra per l’ambiente, ma soltanto un equilibrio precario destinato a durare un attimo e a ricrearsi e mutare all’infinito. Ciascuno deve dare il suo contributo, limitando al massimo le attività nocive all’ambiente. Senza scoraggiarsi nell’inutilità del suo singolo gesto. Nonostante i potenti del mondo con un solo missile possono determinare conseguenze negative incalcolabili, otto miliardi di essere umani che dimostrino rispetto per l’ambiente costituiscono una realtà più forte.
Ognuno faccia la sua parte.
Una proposta che non passerà inosservata
“Polsi Ambiente”, un minuscolo convegno in una minuscola periferia d’Italia vuole fare la sua parte. Non sta a noi giudicare, ma quest’anno la proposta che da qui verrà lanciata è così forte ed innovativa, che non passerà inosservata. Non sappiamo se la Calabria avrà la volontà e la capacità di sostenerla. Il Mar Menor in Spagna ha la personalità giuridica grazie ad un forte movimento popolare che l’ha voluto. Nella Locride accendiamo una scintilla, certi che qualcuno saprà raccoglierla e valorizzarla. Da venerdì sapremo qualcosa di più…
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