mercoledì, 25 Giugno, 2025
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Droga: è record del numero di morti per cocaina in Italia, come per l’eroina

Relazione al Parlamento: nel 2024 i decessi per la polvere bianca sono stati 80, per gli oppiacei 81

Sono numeri terribili, inutile negarlo. Da far tremare i polsi: secondo la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia, nel 2024 si è registrato un primato drammatico: il numero di morti direttamente attribuiti a cocaina/crack (80 casi) ha raggiunto, per la prima volta, lo stesso livello di quelli legati all’eroina e agli oppiacei (81 casi), rappresentando il 35% di tutte le intossicazioni acute letali accertate. Un dato che conferma il progressivo e preoccupante aumento dell’impatto sanitario della cocaina in Italia. L’emergenza non si limita ai decessi: la cocaina è responsabile del 30% dei ricoveri ospedalieri per droga, una quota stabile rispetto al 2023, mentre tra gli utenti in carico presso i Servizi dipendenze patologiche il 23% indica la cocaina come sostanza primaria e il 3,3% utilizza crack (cocaina base).
Le analisi delle acque reflue urbane confermano che la cocaina è la seconda sostanza psicoattiva illegale più consumata in Italia, con una media di circa 11 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti, in leggero aumento rispetto al periodo 2020–2022.

Lo studio

Parallelamente, è in crescita la pericolosa diffusione di crack ad alta concentrazione (fino al 90% di principio attivo) nei sequestri di mercato al dettaglio. Sul fronte giovanile, lo Studio Espad®Italia 2024, condotto su 20 201 studenti tra i 15 e i 19 anni, evidenzia che quasi 910 000 ragazzi (37% della popolazione studentesca) hanno consumato almeno una volta nella vita una sostanza psicoattiva illegale e 620 000 (25%) ne hanno fatto uso nell’ultimo anno.
Il consumo complessivo di sostanze illegali tra gli studenti mostra un lieve calo rispetto al 2023: i cannabinoidi passano dal 22% al 21%, le nuove sostanze psicoattive dal 6,4% al 5,8%, i cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%, gli stimolanti dal 2,9% al 2,4%, la cocaina dal 2,2% all’1,8%, mentre gli oppiacei restano stabili all’1,2%

Più giovani

Però il consumo rimane più frequente tra i ragazzi (28%) rispetto alle ragazze (22%) e la cannabis resta la sostanza prevalente, con il 77% delle segnalazioni per uso personale e il 37% delle denunce per spaccio. Di notevole rilievo è anche l’aumento della potenza del Thc nei derivati: dal 2016 al 2024 la concentrazione media è passata dal 7% al 29%, soprattutto nei nuovi prodotti destinati alle sigarette elettroniche
Inoltre la cocaina si conferma la sostanza più spesso associata al policonsumo, segno di un fenomeno di mix di droghe che aggrava i rischi per la salute.

Cocaina rosa

Il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe ha gestito 437 segnalazioni nel 2024, identificando 79 nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale, di cui il 32% già ricomprese nelle tabelle del Testo unico sugli stupefacenti. Tra queste, una ‘cocaina rosa’ (miscela di Mdma e ketamina colorata in polvere rosa) rappresenta un nuovo rischio legato a potenziali agenti di taglio e adulteranti. Le autorità europee hanno inoltre segnalato 47 nuove sostanze psicoattive per la prima volta in Europa, a ulteriore conferma di una minaccia persistente e in evoluzione
Accanto alle sostanze illegali, crescono le dipendenze ‘legali’ tra i più giovani: nel 2024 si stima che oltre 500mila studenti tra i 15 e i 18 anni abbiano fatto uso di tabacco, mentre quasi 360 000 hanno subito almeno un episodio di intossicazione alcolica nell’anno, con una prevalenza maggiore tra le ragazze

Gioco d’azzardo

Allo stesso modo si è registrato il valore più alto di sempre per il gioco d’azzardo tra gli studenti: circa un milione e mezzo di ragazzi (62%) ne hanno fatto esperienza nella vita e poco meno di un milione e mezzo nell’ultimo anno. Le nuove dipendenze digitali rappresentano un capitolo sempre più significativo: più di 290mila minorenni hanno mostrato comportamenti a rischio con i videogiochi, spesso associati a reazioni emotive intense quando impediti di giocare, e oltre 320mila studenti hanno manifestato un uso problematico di internet, perdere ore di sonno o relazioni sociali per restare connessi .

Le parole del Sottosegretario Alfredo Mantovano

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha sottolineato come la lotta alle dipendenze non si sia limitata a interventi repressivi, ma abbia puntato principalmente su prevenzione, cura e recupero. Nella legge di bilancio 2025 sono stati istituiti tre nuovi Fondi: prevenzione e monitoraggio delle dipendenze comportamentali tra le giovani generazioni; dipendenze patologiche, con risorse anche per l’assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario e socio-sanitario nei SerD; strutture residenziali terapeutico-riabilitative, per garantire la mobilità interregionale dei pazienti, finora preclusa
A questi si affiancano i finanziamenti dell’8×1000, che dal 2023 i contribuenti possono destinare al recupero dalle dipendenze patologiche, incrementando le risorse disponibili. Mantovano ha evidenziato il successo dei percorsi di prevenzione nelle scuole, che hanno visto un calo dei consumi tra i giovani e l’avvio di numerose iniziative informative, orientative e concorsi tematici già dalle scuole primarie, realizzati in collaborazione con forze di polizia e operatori del settore, per coinvolgere attivamente gli studenti e rafforzare la cultura della prevenzione.

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