Steve Bannon, conduttore di un podcast di destra ed ex dirigente della campagna di Donald Trump, è stato liberato dalla custodia del Bureau of Prisons martedì mattina, una settimana prima delle elezioni presidenziali. Ora è tornato a condurre il suo podcast “War Room”. “Nancy Pelosi mi ha mandato in una prigione federale come prigioniero politico – ha dichiarato – i democratici volevano indebolire la forza di questo show e spezzarmi. Non solo non mi ha distrutto, ma mi ha rafforzato”. Bannon era stato condannato a quattro mesi di prigione per aver sfidato le citazioni della commissione della Camera del 6 gennaio nel 2022, riuscendo a ritardare l’imposizione della sentenza per quasi due anni attraverso un appello. Il giudice distrettuale Carl Nichols, nominato da Trump, aveva ordinato a Bannon di presentarsi in prigione entro il 1° luglio. Nel luglio 2022, è stato condannato per oltraggio al Congresso per essersi rifiutato di collaborare con le citazioni della commissione della Camera che indagava sull’attacco al Campidoglio. Prima di scontare la pena, ha detto di essere “orgoglioso” di andare in prigione e ha dichiarato che i democratici non avevano “nessuna possibilità” di vincere le elezioni a meno che “non le rubassero”. Martedì ha esortato gli ascoltatori a votare, affermando che “tutto sta andando per il verso giusto”. Bannon, 70 anni, ha scontato la sua pena presso l’FCI Danbury, un carcere federale a bassa sicurezza nel Connecticut. Peter Navarro, ex funzionario della Casa Bianca, è stato anch’esso condannato per oltraggio al Congresso e ha scontato una pena di quattro mesi, venendo rilasciato durante la Convention Nazionale Repubblicana ad agosto, ed accolto come un eroe.