giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Israele attacca l’Iran: “Colpite basi missilistiche”. Tajani: “Nostri connazionali stanno bene”

Presi di mira solo siti militari. Teheran: danni limitati, 4 soldati morti. Crosetto: Teheran non reagirà

Israele ha attaccato l’Iran nella notte tra venerdì e sabato: con tre diverse ondate, l’attacco è durato più di tre ore, durante le quali gli aerei israeliani hanno bombardato basi militari, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione missilistica e lanciatori di missili terra-terra nei distretti di Teheran, di Khuzestan e Ilam,nella parte occidentale del Paese. Secondo il New York Times, l’attacco ha colpito in tutto 20 obiettivi. Secondo alcuni report, anche i sistemi di difesa aerea in Siria e Iraq sono stati colpiti da raid israeliani nel corso dell’azione per lasciare libertà d’azione ai caccia diretti in Iran.

Resti di un missile trovati a nord di Baghdad

I resti di un missile sono stati infatti trovati nella zona della città di Samarra, a nord di Baghdad. Lo riferisce l’agenzia di stampa Sabrin, affiliata alle milizie filo-iraniane in Iraq, che ha rilasciato le foto della parte del missile ritrovata, ma non ha riferito a chi apparteneva o chi lo ha lanciato. una fonte dell’esercito di Amman, commentando alla tv giordana commentando i raid aerei israeliani condotti nella notte contro l’Iran, ha dichiarato che ”Nessun aereo militare è stato autorizzato ad attraversare lo spazio aereo giordano”. Non è chiaro se Israele ha violato lo spazio aerei di stati terzi.

Idf: obiettivi raggiunti, Iran ha pagato

Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari ha dichiaratoin una conferenza stampa, subito dopo l’attacco: “Il raid di ritorsione è stato completato e i suoi obiettivi sono stati raggiunti”, ma ha avvertito l’Iran che Israele può colpire ulteriori target. “Ora Israele ha una maggiore libertà d’azione anche in Iran. L’Iran ha colpito Israele due volte e ne ha pagato il prezzo”, ha affermato. “Siamo concentrati sugli obiettivi della guerra a Gaza e in Libano. È l’Iran che continua a spingere per un’ampia escalation regionale”, afferma Hagari.

Iran: “danni limitati”; “diritto e il dovere di difendersi”

Le forze di difesa aerea iraniane hanno confermato che un attacco israeliano ha colpito diverse basi militari a Teheran e in altre città, causando “danni limitati”. “Questo falso regime (Israele) ha attaccato parti di centri militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam”, si legge in una dichiarazione, aggiungendo che l’attacco “ha causato danni limitati” pur essendo stato intercettato. In risposta agli attacchi, il primo vicepresidente iraniano Mohammad Reza Aref ha scritto su X che “il potere dell’Iran umilierà i nemici della madrepatria”. Tasnim, agenzia di stampa vicina alle Guardie Rivoluzionarie, ha citato una fonte informata secondo cui Teheran sarebbe pronta a rispondere ai nuovi attacchi israeliani in modo appropriato. Intanto anche il Ministero degli Esteri di Teheran ha dichiarato in una nota che l’Iran ha “il legittimo diritto alla autodifesa secondo la Carta delle Nazioni Unite ed è inoltre obbligato a difendere il paese contro qualsiasi aggressione straniera”.

Tajani rassicura: “I connazionali sono tutti in sicurezza”

“Ho parlato con l’ambasciatrice a Teheran: l’ambasciata è operativa e non sono segnalati problemi ai nostri connazionali – ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X –Seguiamo da vicino l’evoluzione della situazione in Iran”. Riguardo la possibilità di escalation, Tajani ha detto a Rainews24: “Sono convinto che non ci saranno reazioni da parte iraniana. Il rischio di un’escalation c’è sempre, ma credo sia un rischio che si può scongiurare col lavoro della diplomazia e l’impegno di tutti”. Per Tajani, “la reazione era già prevista e prevedibile, avevamo avvisato tutti i nostri connazionali di essere geolocalizzati attraverso Viaggiare Sicuri”. Infine: “Credo che sia il momento di favorire in qualsiasi modo il dialogo per arrivare al cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza. L’Italia opera per raggiungere questo obiettivo con grande determinazione e credibilità”.

Crosetto a Rai news: “Credo che l’Iran non reagirà”

Sulla stessa linea il ministro della difesa, Guido Crosetto, intervistato da Rainews: “Quello che è accaduto stanotte era abbastanza atteso sia da parte della comunità internazionale che dall’ Iran, quindi non è stata una sorpresa per nessuno. Il dubbio era su quali sarebbero stati gli obiettivi; sono stati militari, quindi si pensa che l’ Iran non reagirà, lo considererà la risposta di Israele all’attacco iraniano, quindi da questo punto di vista non dovrebbe esserci un’escalation che deriva da questo attacco”.

Usa: “autodifesa, non stiamo partecipando”.

La Casa Bianca, avvisata dallo Stato ebraico prima dei raid, spiega che si tratta di una operazione di “autodifesa” e che Washington, come ha sottolineato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, Sean Savett, “non sta partecipando alle operazioni israeliane”. Anzi, spiega, la Casa Bianca ha esortato l’Iran “a cessare i suoi attacchi” contro lo Stato ebraico “in modo che questo ciclo di combattimenti possa concludersi senza ulteriore escalation”.

Starmer invita Iran e Israele alla moderazione

Anche il primo ministro britannico Keir Starmer è intervenuto inviando un messaggio a Iran e Israele invitandoli alla ”moderazione” dopo la rappresaglia israeliana nella notte. ”Ho ben chiaro che Israele ha il diritto di difendersi dall’aggressione iraniana”, ha affermato. ”Sono altrettanto chiaro sul fatto che dobbiamo evitare un’ulteriore escalation regionale e sollecitiamo tutte le parti a mostrare moderazione. L’Iran non dovrebbe rispondere”, ha aggiunto. ”Continueremo a collaborare con gli alleati per attenuare la situazione nella regione”, ha concluso

Francia, evitare azioni che possano aggravare contesto di estrema tensione

Il ministero degli Esteri francese, sull’account X del Quai d’Orsay, ha rivolto un appello alla ”moderazione” a ”tutte le parti” coinvolte nel conflitto in Medioriente, affinché ”evitino qualsiasi escalation o azione che possa aggravare il contesto di estrema tensione” nella regione.

Appello Ue a ‘massima moderazione’ dopo raid Israele

Un appello alle parti ad esercitare “massima moderazione” per evitare “un’escalation incontrollabile” è stato lanciato infine anche dall’Ue: “Il ciclo pericoloso di attacchi e rappresaglie rischia di causare un’ulteriore espansione del conflitto regionale – ha affermato il Blocco dei 27 in una nota – Pur riconoscendo il diritto di Israele all’autodifesa, l’Ue esorta tutte le parti a esercitare la massima moderazione per evitare un’escalation incontrollabile, che non è nell’interesse di nessuno”.

New York Times, attacco a Iran sembra in grado di non causare guerra totale

L’attacco di Israele all’Iran segna insomma in maniera decisa una fase nuova nel conflitto, ma sembra ancora possibile evitare la guerra totale, prospettiva comunque tutt’altro che impossibile. Secondo gli analisti, riporta il Nyt, anche se si tratta di un momento significativo, “l’attacco non ha immediatamente provocato un minaccia di ritorsione da parte dell’Iran, allentando i timori di un conflitto incontrollabile. Gli attacchi della guerra ombra sono entrati a pieno titolo in un conflitto aperto, anche se per ora di tratta di un conflitto gestito”, ha detto Ellie Geranmayeh, esperta dell’Iran dell’Europea Council of Foreign Relations. “Teheran può accettare questi attacchi contro le strutture militari, senza reagire in modo tale da invitare ulteriori azioni israeliane”, ha aggiunto.

Cortei per la pace a Milano e Firenze: “Fermiamo le guerre”

Sono circa mille le persone che sotto la pioggia si sono radunate all’Arco della Pace ieri a Milano per poi iniziare il corteo verso piazza della Scala. In testa lo striscione ‘siamo tutti ebrei e palestinesi, russi e ucraini. L’umanità non ha confini’. La manifestazione è stata promossa da Europe for Peace – Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci, La Via Maestra e a cui hanno aderito anche Cgil, Anpi, Pd, Sinistra Italiana, i Verdi e l’associazionismo cattolico.

A Firenze il corteo, partita da piazza Santa Maria Novella, ha visto la pertecipazione di alcune migliaia di persone che si sono dirette fino a Santa Croce. In piazza molte bandiere della pace, ma anche i gonfaloni di alcuni Comuni, e insegne della Cgil, dell’Anpi e di Emergency. A sfilare dietro il grande striscione che apre il corteo con scritto “Fermiamo le guerre ora” anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, e padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte. In piazza all’avvio della manifestazione presente l’imam di Firenze Izzedin Elzir e alcune bandiere della Palestina mentre un gruppo di manifestanti mostra uno striscione con scritto ‘Israele vergogna dell’umanità’.

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